Cinque ore per dare il via libera alle Commissioni consiliari e alle linee programmatiche per il mandato 2017-2022.
Il Consiglio comunale di ieri mattina si può riassumere così, senza dimenticare le inevitabili scintille e scontri dialettici. Soprattutto sulla questione Servizi ambientali Nord barese, la famigerata Sanb.
Ecco le Commissioni. Iniziato con la “classica” e fastidiosa ora di ritardo (il rispetto delle regole chiesto un paio di mesi fa dal consigliere di “Progetto comune-Viviamo la città” Pasquale Castellano continua a farsi benedire), l’assise ha subito affrontato la formazione delle Commissioni consiliari, tutte votate per scrutinio segreto – che confusione inizialmente tra le fila della maggioranza, nonostante abbiano subito chiarito di “avere le idee chiare” – eccezion fatta per quella di Controllo e garanzia.
Eccole, allora. Commissione 1 (Personale, Pari opportunità, Contenzioso, ecc): per la maggioranza Lacetera, Saracino, Castellano, per l’opposizione Sannicandro, Rucci.
Commissione 2 (Finanza, Programmazione economica, Bilancio, ecc): maggioranza Maiorano, Santoruvo, Milo Milo, per l’opposizione Daucelli, Ciminiello.
Commissione 3 (Urbanistica, Lavori pubblici, ecc): maggioranza Putignano, Brandi, Fiore, per l’opposizione Gaetano Bonasia e Cosimo Bonasia.
Commissione 4 (Cultura, Pubblica Istruzione, ecc): maggioranza Avellis, Fioriello, Saracino, opposizione Vaccaro, Rossiello
Commissione 5 (Ambiente e verde pubblico, ecc): maggioranza Abbatantuono, Incantalupo, Maiorano, opposizione Cosimo Bonasia e Gaetano Bonasia.
Quella di Controllo e garanzia, invece, sarà composta da Fiore, Fioriello e Farella per la maggioranza, Scauro e Sannicandro per l’opposizione.
Notizia, importante, comunque: Palazzo Gentile è riuscita a nominare le Commissioni soltanto dopo tre mesi dall’insediamento della nuova amministrazione. Un record, se si pensa a quello che è successo con il governo Valla prima e Abbaticchio I poi.
Sì alle linee programmatiche. Quello delle linee programmatiche – punto aggiuntivo all’Ordine del giorno – era il piatto caldo della giornata.
L’emiciclo doveva, in sostanza, soltanto ratificare il programma elettorale che ha permesso al sindaco Michele Abbaticchio di confermarsi primo cittadino.
Ed è stato lui stesso a illustrarlo, tra linee guida generali (“dobbiamo andare oltre il concetto di comunità, e effettuare programmi e interventi precisi a favore delle fasce che si sentono più indietro”) e impegni precisi come il Centro antiviolenza, il progetto delle tre piazze, l’apertura entro l’anno del Centro tecnologico nella zona artigianale, una programmazone culturale permanente, potenziamento Informagiovani, Palombaio e Mariotto centrali nella unione tra parco Lama Balice e Alta Murgia; riapertura museo diocesano nell’aprile 2018.
Dalla parte del tavolo, però, non è tutto rose e fiori.
Michele Daucelli (Insieme per la città) ha voluto lumi sull’Area produttiva paesaggisticamente ed ecologicamente attrezzata – Appea – e sullo sviluppo economico soprattutto sui capitali di rischio.
Mentre Emanuele Sannicandro, dallo stesso gruppo, annunciando l’astensione del proprio gruppo consiliare, chiede delucidazioni su come l’amministrazione intenda sburocratizzare la macchina comunale, sul futuro della gestione del Park and Ride, della Casa della Musica, del Maria Cristina e del centro polifunzionale per anziani.
Il compagno di lista, Cosimo Bonasia, ha chiesto attenzione ai piccoli grandi problemi del quotidiano, e quindi l’assenza di una sede per i Comitati di quartiere, una riflessione sul Palazzetto dello sport e sul Park&Ride, viabilità in via Burrone, la presenza di tante aree di viabilità non immesse nel patrimonio culturale, efficientare gli uffici a livello informatico.
E magari, aggiungiamo noi, renderli un po’ più vicini alle reali esigenze del cittadino, magari implementando gli orari di apertura.
«Spero si riesca a fare l’Appea (la riconversione della Zona Artigianale in Area Produttiva Paesaggisticamente ed Ecologicamente Attrezzata, ndr), anche se ho i mei dubbi. Ma non penso corrisponda a quel che vogliono i proprietari. Non vogliono contenitori vuoti. Abbiamo il coraggio di cambiare destinazione d’uso. Tutti vogliono il commercio. Arrivano richieste dalle grandi catene commerciali» aggiunge Bonasia sulla questione Asi. Osservazione a cui il sindaco risponde sottolineando che l’area è inserita nella Zes (Zona Economica Speciale) che individua zone del paese destinatarie di importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative, che consentano lo sviluppo di imprese già insediate e che si insedieranno, attraendo anche investimenti esteri. Il consigliere, trovando il consenso dell’assessore Mangini, auspica anche un abaco degli interventi privati nel centro storico, per creare una uniformità estetica degli edifici.
L’altro Bonasia, Gaetano (Partito democratico), si è soffermato sui problemi di sicurezza nelle campagne, sui controlli del verde pubblico e nella villa comunale, e di riperimetrare la zona Asi: «Il Comune di Bitonto ha ben due parchi con aree che sono in condizioni di manutenzione poco consone. Ci sono leggi nazionali che ci vengono incontro per risolvere i problemi legati all’abbandono dei campi, promuovendo l’agricoltura sociale e l’affidamento del campo a cooperative idonee. Sarebbe anche utile ad evitare il rischio di contagio Xylella, che viaggia a 20 chilometri all’anno verso le nostre campagne».
Sempre in casa dem Antonella Vaccaro si è interrogata sul Centro di aggregazione giovanile e sulla Casa delle associazioni.
Forti critiche non sono mancate da Carmela Rossiello (Forza Italia), secondo cui viene fatta poca politica dal basso, nessuna qualificazione dei nostri beni, poca attenzione alle periferie, e molto poco per la destagionalizzazione. Chiedendo poi di definire meglio la questione dell’assistenza specialistica scolastica. «Come intendete intervenire sullo sport?» insiste, evidenziando lo stato di degrado della cittadella dello sport e del campo Nicola Rossiello, «non citato nelle linee programmatiche».
L’esponente del centrodestra chiede anche delucidazioni su quel che l’amministrazione intende fare per risolvere i problemi legati alla manutenzione del cimitero e i numeri del turismo cittadino.
A quest’ultima richiesta risponde Rino Mangini che, riportando i dati dell’Osservatorio Regionale del Turismo, afferma che il turismo è aumentato di oltre il 20% a Bitonto. Risposta che non soddisfa il consigliere forzista che invoca analisi svolte dal Comune di Bitonto.
Secondo Cataldo Ciminiello (Movimento 5 stelle), invece, molto più semplicemente, il mandato programmatico non ha una visione della città e ha sottolineato come, a metà ottobre, non è dato ancora sapere l’arrivo degli importi Tari nelle case dei bitontini.
Di tutt’altro tenore, invece, l’idea di Francesco Brandi (Città democratica), secondo cui è giusto che si guardi alla città di dopodomani e ci siano idee precise rispetto ai contesti urbani e una idea di Mariotto (“snodo”) e Palombaio (“presidio”).
Da parte di Michelangelo Rucci (Governare il futuro), infine, c’è la richiesta di maggior coinvolgimento delle famiglie nei progetti per i minori a rischio, dato che spesso hanno difficoltà a capire l’importanza di questi ultimi. E sullo stato delle strade rurali evidenzia il degrado che le affligge con discariche in ogni dove.
«Nei passati cinque anni abbiamo dedicato più impegno ai comitati di quartiere che alle consulte. Ma l’impegno è a riprendere le bozze di regolamento già redatte, rivedendole, essendo nel frattempo cambiate le esigenze della città» riporta l’assessore Mangini, spiegando che dare una sede fisica ai comitati di quartiere non è facile in quanto o non ci sono immobili o, se ci sono, è complicata la concessione. E conclude: «Credo che una lungimirante politica culturale possa aiutare nella risoluzione di quei problemi spesso erroneamente contrapposti, come importanza alla cultura, favorendo maggiore sensibilizzazione».
«Cercheremo di allocare le risorse partendo dai progetti che hanno dato più risultati, come lo Scrigno dei Talenti» continua l’assessore ai servizi sociali Gaetano De Palma, che annuncia l’intenzione dell’amministrazione di agevolare il trasporto di disabili non gravi presso centri di riabilitazione, dato che di quelli gravi si occupa la Regione.
D’accordo con De Palma è l’assessore Domenico Nacci, che annuncia l’intenzione per il futuro di preventivare già gli stanziamenti necessari per le attività, senza affidarsi più al fondo di riserva. E condividendo le osservazione di Rossiello aggiunge: «Dobbiamo avere una programmazione basata sulle scadenze fiscali».
Sui dubbi sollevati da Cosimo Bonasia sull’Appea risponde l’assessore all’urbanistica Federica Florio spiegando che questo strumento potrà essere occasione di rilancio della zona artigianale: «Sarà occasione di risolvere problemi atavici con maggior dotazione di servizi, ora difficili da garantire, e maggior efficientamento energetico».
L’assessore Marianna Legista a rispondere sulla questione cimitero assicurando la costruzione di 50 nuovi loculi a partire dall’anno prossimo: «A breve si libereranno anche 200 loculi a Bitonto, 100 a Palombaio e 80 a Mariotto».
A concludere la serie di risposte è l’assessore Rosa Calò, rispondendo a Gaetano Bonasia sulle problematiche delle campagne e illustrando l’idea di una mappatura delle strade rurali per agevolare la capacità di intervento sui problemi che attanagliano l’agro: «Non è semplice monitorare 250 chilometri di strade rurali. Una mappatura consente di programmare gli interventi. Abbiamo già iniziato a lavorare per costruire una rete di operatori del settore. Stiamo inoltre lavorando per avere finanziamenti su un progetto che preveda il riutilizzo delle acque reflue del depuratore. Spero che i lavori delle commissioni inizino quanto prima per portare all’attenzione dei consiglieri, allo scopo di recepire contributi per il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile».