A sinistra abbiamo una lunga fase alle spalle segnata da un politicismo esasperante, fatto di contese astratte su leadership e alleanze.
Sinistra Italiana ha fondato le sue basi su una proposta fondata su alcuni punti fermi.
Il primo è la centralità dei contenuti e del profilo politico, che se vogliono essere adeguati al tempo che viviamo non possono che avere il tratto della radicalità e della coerenza.
Ci servono proposte che puntino ad aggredire il nodo della dignità del lavoro e della disuguaglianza sociale.
Vogliamo mettere al centro la questione ecologica e i beni comuni per garantire le condizioni della vita. Vogliamo restituire centralità al lavoro nel processo produttivo in tutte le sue forme, ripristinare una rete di welfare ormai compromessa nei suoi pilastri fondamentali, vogliamo puntare ad una politica di pace, accoglienza e cooperazione tra i popoli così come alla diffusione di una cultura che valorizzi le diversità per contrastare le varie forme di violenza crescenti, dal sessismo al razzismo.
Crediamo che l’avversario vada chiamato per nome: esso ? chi ogni giorno umilia e sfrutta le lavoratrici e i lavoratori, pratica e diffonde ogni tipo di discriminazione, devasta l’ambiente, corrompe ed evade il fisco.
Il secondo è la ricerca della massima unità a sinistra, da perseguire anche per un fatto elementare di credibilità, perché se abbiamo l’ambizione di rappresentare l’insieme del mondo del lavoro, della precarietà, degli esclusi da ogni diritto, non possiamo non essere capaci di unificare i vari frammenti della sinistra e assumere in un’unica lista culture politiche che hanno un sentire comune.
Le destre sono infatti per definizione nostre antagoniste.
Per questo ci sentiamo in dovere di lavorare con tutte e tutti alla costruzione di una grande assemblea nazionale nel mese di novembre, che corrisponda al lancio definitivo della campagna verso le elezioni politiche, e un congresso locale per il 28 ottobre per provare a stringere, perché il tempo che abbiamo lasciato alle nostre spalle è troppo e incombono scadenze importanti, a partire dalle elezioni.
Tutto ci dice che il nostro popolo non sia più disponibile a concedere giorni e settimane al balletto della politica.
Noi crediamo abbia perfettamente ragione e pertanto invitiamo tutti i partiti e movimenti della sinistra che si oppongono al ruolo del leader solo al comando a parteciparvi.
Abbiamo una sola responsabilità: dare risposte adeguate per cambiare la condizione di chi dalla crisi ha avuto solo guai. Questo deve essere il nostro obiettivo ed ? tempo di farcene carico fino in fondo.