«Consiglio
metropolitano? Mi candido soltanto se serve alla città».
Anche
se ufficialmente la politica bitontina è in ferie, tutta
l’attenzione è già proiettata al 28 settembre, il dì dell’elezione
dei 18 membri del Consiglio metropolitano barese.
E,
se il Partito democratico nostrano ha annunciato l’intenzione di inserire uno o più esponenti consiliari nelle liste che il partito
stilerà
(http://www.dabitonto.com/politica/r/vaccaro-pd-ok-al-dialogo-con-le-forze-di-maggioranza-ma-le-condizioni-devono-essere-condivise/4004.htm),
il sindaco Michele Abbaticchio non scioglie ancora la riserva, ma la
candidatura gli frulla certamente nella testa.
«Scioglierò
la riserva nei prossimi giorni – afferma
il primo cittadino in esclusiva ai nostri taccuini – e mi
candido soltanto se davvero posso essere utile alla città e al
territorio». «Mi presenterò al Consiglio metropolitano –prosegue Abbaticchio – soltanto se la mia presenza sarà utile a tutelare Bitonto e altri
Comuni che chiedono il mio contributo in numero tale da avere la
possibilità di essere lì a controllare tutto».
Già,
perché per essere eletti il 28 settembre occorrono almeno 31 voti di consiglieri provenienti dai 7 Comuni baresi di grandi dimensioni, con
una popolazione quindi di almeno 50 mila abitanti.
«E’
una sfida, dunque, che non si può vincere da soli – ragiona il sindaco – perché i rappresentanti degli altri Comuni votano la
persona di cui si fidano, quello che ha più visibilità, più
contatti extracomunali e ha più possibilità di farcela».
Abbaticchio,
poi, indirettamente, fa capire come la carica eventuale di consigliere metropolitano non sarebbe poi così gravosa rispetto al
suo attuale ruolo di primo cittadino, «perché la carica non dà
diritto ad alcuna agevolazione personale, durerebbe fino alla fine
del mio mandato e i rimborsi delle trasferte sarebbero a mio carico».
«Il Pd dovrà trovare i suoi voti come li devo
trovare io – ricorda ancora l’ex dirigente comunale – e se ha i numeri per farlo, è
sicuramente un bene che Bitonto abbia due rappresentanti in seno al
Consiglio metropolitano, ma se non ce li ha andrebbe soltanto a
togliere voti a chi ha concrete possibilità. Ma sicuramente avranno
fatto i loro calcoli al proprio interno».
In
attesa, insomma, di capire quanti e quali saranno i candidati
nostrani all’importante appuntamento di settembre (le candidature
vanno presentate entro l’inizio del mese prossimo, ndr), la priorità
assoluta è il bene di Bitonto. «Comunque vada, dobbiamo fare
soltanto un sincero e convinto in bocca al lupo alla nostra città», conclude il sindaco.