Viene da Bari il videogioco più rinviato della storia. Ben 22 anni di attesa sono passati tra il suo sviluppo e la pubblicazione. Un record che supera persino i 14 anni di Duke Nukem Forever, annunciato nel 1997 e uscito nel 2011.
Si chiama “Kien” e a realizzarlo, nel 2002, è stata l’azienda barese AgeOfGames, mentre a pubblicarlo, pochi giorni fa, su cartuccia fisica e in forma digitale, sono stati i canadesi di Incube8, specializzati in giochi retrò su vecchie piattaforme. Ed è questa la seconda curiosità interessante. Il gioco è sviluppato e pubblicato per Game Boy Advance, storica console portatile Nintendo messa in commercio nel 2001 e dismessa ufficialmente nel 2010. Ma chi non possiede un Game Boy Advance può giocare, tramite copia digitale, su pc sfruttando un emulatore.
Kien è un gioco action a piattaforme, che nei suoi 23 livelli, immerge i giocatori nelle atmosfere fantasy del pianeta Malkut, abitato da tanti malvagi avversari. Un mondo in cui, dopo millenni di pace, le forze del male hanno preso il sopravvento. L’unica speranza rimasta è in due giovani apprendisti, il guerriero Kjan e la sacerdotessa Elendel, gli eroi che il giocatore può interpretare.
Kien doveva essere il titolo di debutto degli sviluppatori baresi.
«E in un certo senso, lo è ancora» spiega Fabio Belsanti, Lead Game Designer: «Kien è stato il primo videogioco a cui abbiamo lavorato. Dopo tre errori di pubblicazione, sembrava ormai che non sarebbe mai stato pubblicato ufficialmente. La storia dello sviluppo di quest’opera, i motivi per cui abbiamo deciso di realizzare un gioco come questo e le lunghe notti insonni sono ricordi ormai quasi persi nel tempo».
«Kien è impegnativo. In un certo senso è un pre-souls game» aggiunge Belsanti, paragonando il titolo agli odierni “souls”, categoria di giochi caratterizzati da elevata difficoltà e da alcuni elementi tipici dei giochi di ruolo: «Le battaglie sono intense e difficili. Le missioni e i percorsi tra i diversi livelli sono davvero tortuosi e devono essere scoperti giocando, commettendo errori e morendo. Molti giocatori ameranno questo gioco, ma altri sicuramente no».