«Ti
piace il presepe?».
Domenica
sera al teatro Traetta la frase più ricorrente era questa. E non
solo perché siamo in pieno clima natalizio, ma perché la compagnia
tarantina Garbo
teatraleha pensato bene di mettere in scena una commedia, anzi una
tragicommedia, che con la festa della Natività è davvero molto
attagliante.
“Natale
in casa Cupiello”, quindi. Forse il manifesto di Eduardo de Filippo
e che, nonostante sia datato 1931, ha ancora fama e fortuna e non
sente per nulla gli acciacchi dell’età.
E
non è un caso che il più importante contenitore teatrale cittadino
era pieno come un uovo.
La
storia è sempre la stessa, ma per l’occasione è stata “tradotta”
in italiano dal dialetto napoletano e “riletta” da Francesca Marinelli. Scelta che poteva sembrare
scellerata, ma l’interpretazione degli attori (tutti da applausi, ma
davvero bravi sono stati i personaggi di Luca Cupiello, Tommasino e
Ninuccia), non ha fatto perdere quell’interesse e ilarità che la
tragicommedia originale offre.
È
il 23 dicembre. Luca Cupiello (Luigi De Biasi) si lamenta del pessimo
caffè preparato da sua moglie Concetta (Rosa Margiotta) e del freddo
che c’è fuori.
È
avanti con l’età, ma questo non gli impedisce di pensare al presepe,
il suo chiodo fisso, che intende completare nel più breve tempo
possibile. E che lo tiene anche lontano dai (tanti) problemi che
infestano la sua famiglia.
Ed
è questa la situazione su cui ruota l’intera rappresentazione di De
Filippo. A rendere difficile il lavoro di Luca, c’è il figlio
Tommasino (Francesco Mitolo), giovanotto
fannullone e sfaticato, in contrasto con la famiglia, apparentemente
senza voglia di lavorare e mai amante del presepe, e zio Pasqualino
(Danilo Salvati), fratello di Luca e in perenne contrasto con il
nipote.
Non
è tutto, perché a casa Cupiello arriva anche la primogenita di Luca
e Concetta, Ninuccia (Alessandra Spada), sposata ma infelice con
Niculino Percuoco (Giuseppe Santoro) e innamorata di Vittorio Elia (Vincenzo
Berardi).
Ninuccia
comunica alla mamma di aver scritto una lettera di addio per il
marito, ma Concetta, seppur a fatica e con un mancamento, si fa
consegnare la lettera e convince la figlia a chiarire con il marito.
Nel
trambusto generale, però, la lettera si perde e viene recuperata da
Luca che, ignaro di tutto, la consegna a Niculino.
La
situazione inizia a precipitare il giorno dopo, il 24 dicembre. A
casa Cupiello è tutto pronto per festeggiare il Natale. Tommasino,
però, ha la non brillante idea di portare a domicilio proprio
Vittorio, suo amico, mentre Luca riesce addirittura a convincerlo a
restare a mangiare con loro.
In
un momento in cui riescono a restare da soli, Vittorio e Ninuccia si
scambiano un abbraccio proprio nel momento in cui irrompe Niculino,
che decide allora di sfidare il rivale in duello.
Tre
giorni dopo la situazione è ormai precipitata. Luca ha scoperto
tutto e giace sul letto ormai prossimo alla morte, nonostante le cure
del dottore (Fabio Moscarella), del portiere (Giuseppe Punzi) e di
donna Carmela (Ilenia Punzi).
E,
in un momento di delirio e allucinazione, il padre arriva a benedire
Ninuccia e Vittorio, scambiando questi per Niculino. Il tutto mentre
arriva il marito di lei.
È
la fine di tutto. Luca abbraccia la morte confortato da Tommasino,
che si “redime” dicendo di apprezzare il presepe.
Cala
il sipario. Non prima, però, di aver ricordato Luca De Filippo, il
figlio di Edoardo scomparso un mese fa.