Il Centro culturale Mariarte ha inaugurato, lo scorso sabato, la stagione artistica 2017-2018 con la mostra “Vanitas” di un giovane artista molfettese, Giuseppe De Palma, organizzata in collaborazione con Okiko The Drama Company.
Giuseppe attualmente frequenta il Liceo artistico De Nittis a Bari, nella sezione di architettura. E’ cresciuto coltivando la passione per il disegno, in cui si è cimentato copiando opere di grandi artisti, e frequentando la bottega del maestro Filippo Cacace, allievo del famoso pittore italiano Riccardo Tommasi Ferroni.
Qui, ha conosciuto e sperimentato la tecnica della grisaglia del grande Rembrandt Van Rijn riproducendo un suo ritratto e quello di una sua cara amica.
Il giovane artista ha preso parte a diverse collettive organizzate dalla bottega tra le quali “I Colori della Luce”, “Orizzonti di Luce”, “Atmosfere d’Arte” e recentemente “Ritorno al mestiere”. Ha partecipato ad alcune estemporanee come una ad Alberobello dove ha ricevuto una menzione speciale assieme ad altri 10 artisti ed ha preso parte alla IIª edizione del premio nazionale “Giovanni Bovio”, aggiudicandosi il secondo posto.
Non è la prima volta, inoltre, che espone presso la galleria Mariarte di Bitonto. Infatti, a maggio ha partecipato alla collettiva d’arte “Feuilles art” dedicata proprio al disegno. Fino al 2 dicembre (dal lunedì al venerdì, dalle 18-21), chiunque potrà ammirare le opere della sua personale sulla “vanitas”, che spazia dal ritratto di Rembrandt Van Rijn al ferma immagine in disegno di un momento della processione dei Cinque Misteri di Molfetta.
«L’idea di realizzazione di una mostra della vanitas –hanno specificato Angela Ubaldino e Giulia Rucci, attrici in Okiko Drama e curatrici degli eventi artistici di Mariarte- è rivolta alla bellezza che l’arte pretende che sia eterna e sconfigga la caducità della vita. Il colore della pittura nasconde tanti icone che richiamano tale tema».
Ma, nonostante quello che comunemente si crede, per Giuseppe «l’arte non riesce a sconfiggere la precarietà, ma la sa rappresentare solo dettagliatamente. Un esempio è il ritratto che ho prodotto di una ragazza e una rosa, che sembra quasi una sfida a chi è la più bella, che con il tempo purtroppo svanirà».