Bari,
dicembre 1984. Maurizio è un giovane insegnante quasi trentenne, colpito da una
profonda depressione, tanto da tentare il suicidio, a seguito di una serie di
eventi avversi. Ma un inatteso viaggio in Toscana e l’amicizia con Silvia, una
splendida e solare ragazza di 15 anni, gli permetteranno di risollevarsi per
raggiungere quella felicità ormai perduta da tempo.
È,
in sintesi, la trama di “Silvia lo sai”, edito da Wip Edizioni, il primo
romanzo di Silvano Dragonieri, presentato sabato scorso a Bitonto dall’autore,
giovane pneumologo barese.
“Il romanzo è ambientato negli anni Ottanta, un decennio pieno di cambiamenti
in ogni campo della società italiana. In quegli anni l’Italia cambia pelle:
entrano nelle case i primi computer, inizia l’era della televisione commerciale
con il Drive In. Anche dal punto di vista culturale, economico e politico
furono anni di cambiamento, di transizione, caratterizzati dal disimpegno
politico, dovuto anche alla maggiore ricchezza. Si pensava più a vivere in modo
più rilassato, a divertirsi” spiega l’autore ai moderatori Alessandro Lattaruloe Maria Grazia Chirico: “Inoltre, gli anni ’80 sono per me gli anni
dell’infanzia, gli anni che ogni persona ricorda in modo più affettuoso”.
Anche i luoghi scelti, Bari, Lucca, Pisa, per l’autore, non sono casuali, ma
rispecchiano ricordi e sentimenti: “Ho voluto raccontare nel romanzo la Bari
degli anni ’80, quella che ormai non esiste più e che sopravvive solo nei
ricordi dei più grandi. La Toscana, invece, è per me luogo di ricordi, sin da
quando ero bambino. Considero Lucca la città più bella del mondo”.
Tra i protagonisti del libro, il cui titolo è ispirato ad una celebre canzone
di Luca Carboni, spicca una Fiat Ritmo che, inserita in copertina, funge da
presentazione al racconto: “L’ho scelta come simbolo di quegli anni. Nella foto
di copertina, la targa dell’auto corrisponde al numero di matricola dei miei
anni da studente universitario”.
Tutto
il ricavato della vendita del libro sarà devoluto alla Little Smile Onlus, un’associazione
aiutare i bambini che, a Bari, vivono situazioni di disagio, attraverso
l’organizzazione di progetti, manifestazioni ed eventi.
Ha accompagnato la presentazione del volume, infine, l’esibizione musicale di Claudio Stea (tastiera e voce) e Antonio Pugliese (chitarra e voce) che hanno suonato alcuni dei brani citati nel racconto.