«Chi
ce lo doveva dire?»
Sono ancora un po’ sbalorditi, frastornati e ancor
colmi d’emozione i sei bitontini della “Bitonto
Show & Street Band” tornati lo scorso lunedì da Doha, capitale del Qatar,
stato arabo sul Golfo Persico.
Ebbene. Nicola
Cambione, Vito Vittorio Desantis,Marco Lillo, Crescenzo Degennaro, Enzo
Viele e Michele Benito Vitariellosono stati interpellati da un’agenzia del medio oriente – nota nel mondo degli
spettacoli circensi – per festeggiare la fine del periodo di Ramadan nel centro commerciale più
grande della capitale.
«Avevamo
già avuto contatti precedenti – ci spiegano Cambione e
Desantis – ed è stata una grande
gratificazione per noi: significa che chi semina bene, un giorno raccoglie i
suoi frutti».
La band è l’unione della Travelling Band e della Bitonto
Street Band ma la cosa davvero fondamentale è l’esportazione del “marchio”
bitontino «Siamo stati accolti con un
grande calore (in tutti i sensi perché c’erano 51 gradi) dalla gente che ci ha
acclamati durante l’esibizione – ci raccontano ancora -, giravamo addirittura scortati poiché tutti si avvicinavano e
volevano far foto e video. Il tutto con il grande nome di Bitonto e speriamo
presto di poterlo fare anche con i nostri prodotti».
Accanto a loro anche giocolieri, acrobati, trampolieri,
mimi, che hanno allietato per una settimana il Villaggio Mall di Doha: «Abbiamo
suonato partiture tipiche della loro cultura, evergreen italiani ri arrangiati
da me per la band, e pezzi tutti nostri – ci spiega nel dettaglio il
maestro Desantis -. Il nostro sogno, ora,
è riuscire a incidere un disco che raccolga i nostri brani: sarebbe una vera soddisfazione
per il lavoro di tutti».
Ma i progetti per il futuro non finiscono qui.
«Ci
sono già in programma già altre date con la stessa azienda –ci confida Nicola Cambione, responsabile logistico – ma per scaramanzia non riveliamo. Di certo abbiamo date in Europa, a Londra,
e in Italia con la partecipazione ad una Fiera milanese dal 9 al 12 ottobre.
Speriamo poi di tornare alla Festa Nazionale del Libano».
Sembra proprio che i paesi d’oriente abbiano colpito
nel segno il cuore dei nostri concittadini: «Hanno
certo un modo di vivere diverso – concludono Nicola Cambione e il maestro
Vito Vittorio Desantis –, ma è bellissimo
passeggiare e vedere una città con più di duecento cantieri aperti: rappresenta
la terra del futuro, della crescita anche per noi italiani viste le numerose
ditte edilizie trasferitesi lì».
L’avanguardia di Doha, e del Qatar, si concretizza
anche perché sarà, per la prima volta nella storia, il primo Paese arabo ad
ospitare i Mondiali di calcio nel nell’inverno
(altro caso unico) 2022.
Noi tutti speriamo che i viaggi dei nostri musicisti ed
artisti bitontini, rappresentino motivo di orgoglio e crescita anche per il
nostro territorio.