“Un traguardo storico raggiunto dopo quattro anni di studio grazie alla grande idea del prof. Franco Ghione”. Ad annunciarlo con fierezza ed emozione è Alessio Gaudimundo, giovane professore di Matematica, che ha collaborato, quale competente consulente tecnico, col grande studioso Nicola Pice nella traduzione di due importanti capitoli del Liber Abaci di Leonardo Pisano detto Fibonacci. Che, ora, si può leggere interamente in italiano. Orgoglioso di aver avuto la possibilità di collaborare per la riuscita. I nostri concittadini hanno contribuito per il XIII e XIV capitolo dell’opera.
“Caro professore, è con grande soddisfazione che possiamo dire: ce l’abbiamo fatta! Dopo 4 anni di lavoro collettivo e interdisciplinare il nostro gruppo formato da professori di ogni ordine e grado, di matematica, latino, informatica, attraverso una libera attività di volontariato intellettuale, ha tradotto dal latino all’italiano la principale opera di Leonardo Pisano detto Fibonacci: il suo Liber abaci. Oggi la traduzione completa di questo monumentale trattato, la prima fino ad ora realizzata in lingua italiana, col testo latino a fronte, è disponibile gratuitamente in rete. Insegnanti, studenti studiosi, uomini di cultura, possono attingere alla fonte originale del sapere matematico moderno, possono vedere come e dove nasca, nel mondo latino, la scrittura posizionale dei numeri naturali con le 9 “figure” indiane e lo zero, dove e come nascono dei nuovi rivoluzionari numeri che possono sommarsi e sottrarsi, moltiplicarsi e dividere, che oggi chiamiamo numeri misti o razionali. Questo lavoro non si interrompe oggi, ma anzi abbiamo ora la possibilità di approfondire, collegare, confrontare, fare delle sintesi delle numerosissime idee scientifiche e didattiche che questo testo contiene con lo sguardo rivolto alla nostra scuola pubblica e a una sua possibile rinascita. Un cordiale saluto e un grande ringraziamento per il tuo contributo”, le parole piene di stupore e riconoscenza di Franco Ghione, professore ordinario di Geometria presso il Dipartimento di Matematica, Università di Roma “Tor Vergata”, il motore primo dell’idea.