Era il 1942 quando Peppino De Filippo scriveva la commedia brillante in tre atti dal titolo “Non è vero ma ci credo”, riscuotendo molto successo nel pubblico per la scelta della tematica e la straordinaria bravura dei personaggi. La superstizione, intorno a cui ruota la trama, diventa l’occasione per ridere dell’ossessione della fortuna e sdrammatizzare i drammi della vita, strizzando l’occhio alla tradizione napoletana, da sempre pietra miliare del teatro italiano.
Per il sesto appuntamento della “Comedy by Fita” – la rassegna che porta per il secondo anno consecutivo il teatro amatoriale a Bitonto – l’associazione culturale Mariott’Arte propone proprio la commedia defilippiana, che andrà in scena domani (domenica 22 aprile) alle 18 nell’auditorium “De Gennaro” della Fondazione Santi Medici.
La trama
Gervasio Savastano, commendatore noto per la sua superstizione e l’ossessione per la fortuna, decide di licenziare il suo impiegato storico, Belisario Malvurio, perché lo ritiene responsabile di influire negativamente sulle sorti dell’azienda. L’arrivo di Sammaria, ragioniere contabile e gobbo dalla nascita, riporterà la serenità nella vita privata e professionale di Savastano, fino alla clamorosa scoperta: il suo nuovo impiegato modello si è innamorato dell’unica e bellissima figlia del commendatore. Riuscirà Savastano a “barattare” l’amore per la figlia Rosina in cambio del possesso di un portafortuna umano, capace di ridare vigore agli affari aziendali in declino?
L’ingresso è su invito. Sipario alle 18.
Per info: 3394244488