Dopo il successo di “Scambio
fatale” (2013), vincitore del Premio
Letterario Nazionale “Osservatorio”, l’autore Francesco Saccente torna nelle librerie con “Doppia Trappola”.
Si tratta di un noir
poliziesco scritto con un ritmo incalzante e dettagliato, tanto che le immagini
pare si concretizzino sotto gli occhi del lettore.
Il romanzo si sviluppa
tra le tracce misteriose della National Cyber Crime Unit inglese
di Scotland Yard e quelle della Polizia
Postale italiana a caccia di hacker, pedofilia online, violenza sulle
donne, la piaga della prostituzione e le tecniche investigative delle polizie
informatiche europee impegnate ad individuare i cyber criminali.
Saranno presenti alla presentazione di oggi, organizzata dalla Libreria Raffaello, nell’atrio di Palazzo Gentile alle ore 19.30:
– Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto
– Domerio Mundo, docente ed esperto informatico
– Roberto Borraccia, docente di criminologia informatica
e con la partecipazione straordinaria di Chris Felton, detective informatico di Scotland Yard.
Modera la giornalista della nostra testata, Viviana Minervini.
L’autore:
Francesco Saccente, classe 1964, cameraman freelance.
Inizia la sua attività professionale nel 1985 a
Telebari, storica emittente privata pugliese.
Dal 1997 è un libero professionista e collabora con
testate giornalistiche nazionali: RAI, Mediaset, La7 ed estere: TeleCinco
Spagna e RTSI Svizzera.
Da video maker realizza documentari e reportage di
eventi culturali.
Collabora con il Museo d’Arte Contemporanea “Pino
Pascali” di Polignano a Mare per il progetto televisivo internazionale
Artvision.
Ha ricevuto il Premio Giornalistico Nazionale
“Leonardo Azzarita” come miglior cameraman italiano 2013.
Con la casa editrice Mario Adda ha pubblicato
Mòòò…c’sì zamp!(2010), Cassius Obstinatus – I segreti di Cesare (2011), Scambio
fatale (2013) che ha ricevuto il Premio Letterario Nazionale “Osservatorio”.
Un estratto:
“Il silenzio
del parco e la frescura delle prime ore del giorno mi trasmettono una quiete
mentale e fisica.
Chiudo gli occhi e continuo a correre pensando alla
mia vita da solitario.”