“Liberi di scegliere”, il film diretto da Giacomo Campiotti e girato in Puglia tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre del 2017, andrà in onda oggi in prima serata su Rai 1.
Al fianco del protagonista Alessandro Preziosi, nel ruolo di suo figlio, farà la sua comparsa un bitontino, il piccolo Flavio Gasparre di soli 3 anni che frequenta la Scuola dell’Infanzia “Maria Grazia Murgolo” afferente al Circolo didattico “N. Fornelli”.
«Hanno scelto Flavio per la somiglianza con Preziosi –ha raccontato ai nostri taccuini la sua mamma, Mara Muschitiello-, occhi azzurri e capelli castani. Anche io partecipo a casting per figurazioni e quando lessi l’annuncio della produzione Oz Film, decisi di mandare la sua candidatura con materiale fotografico e video. Farò anche io una piccolissima comparsa in questo film».
«Alessandro Preziosi ha messo da subito a suo agio Flavio insieme al resto del cast giocando con lui e coccolandolo. Mio figlio comparirà in due scene, girate, a suo tempo, in due giornate in una villa d’epoca barese vicino la Fiera del Levante. È stata un’esperienza molto emozionante che ci ha permesso di vivere a pieno un set cinematografico con attori di un certo calibro. È stato bello anche il fatto che Flavio abbia avuto un camerino tutto suo».
“Liberi di scegliere” è stato coprodotto da Bibi Film Tv con Angelo Barbagallo e Rai Fiction, con il contributo di Apulia Film Fund della Regione Puglia e Apulia Film Commission. È stato scritto da Monica Zapelli – sceneggiatrice e scrittrice, autrice tra gli altri de “I cento passi” (2000, regia di Marco Tullio Giordana) e “Lea” (2015, regia di Marco Tullio Giordana) – e da Sofia Bruschetta, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, giovani sceneggiatori formatisi al Master Rai di scrittura seriale di fiction.
Trama del film
Marco Lo Bianco è un giudice del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria e ha un sogno: strappare i ragazzi alla ‘ndrangheta. Giorno dopo giorno ha visto sedere nella stessa aula di tribunale i figli delle più importanti famiglie mafiose della provincia. E ha capito una cosa: la ‘ndrangheta non si sceglie, si eredita. Quando incontra Domenico, ultimo componente di una cosca di cui anni prima ha arrestato il fratello, decide che è arrivato il momento di dire basta. Inizia una strada difficile che costringerà tutti ad abbandonare le proprie certezze. Lo Bianco e i suoi assistenti si confronteranno con i codici e i sentimenti di quelle famiglie che hanno considerato sempre e solo come cosche criminali. I più giovani, Domenico e Teresa, impareranno che esiste una famiglia allargata, rappresentata dallo Stato e dalla Comunità civile, pronta ad aiutarti a realizzare un futuro diverso, in cui poter essere, finalmente, liberi di scegliere.