DI DAMIANO BOVE
La pittura di Nicola Paulillo rappresenta il confine metafisico tra fantasia e realtà.
E’ la misteriosa isola che non c’è, il magico mondo dell’irreale in cui vivono gli animi sensibili troppo spesso bistrattati da una civiltà del consumismo e del perbenismo mediocre.
Dipingere per Nicola è un’esigenza fisiologica per poter continuare a vivere sognando. La distanza tra la sua dimensione fantastica e la nostra, la si può misurare in anni luce, pari alla distanza tra la terra e la luna che molto spesso è raffigurata nelle sue tele. Una dimensione immensa e irraggiungibile questa in cui l’artista custodisce le sue speranze e i suoi sogni, dimensione entro la quale ritrova limpido e sereno il suo intimo rapporto con l’Onnipotente.
Influenzato dalla Street art, Paulillo personalizza il suo stile pittorico utilizzando nei suoi dipinti una serie di simbolismi atti a creare un dialogo a ritroso nel tempo con il fruitore.
Possiamo considerare Nicola Paulillo pittore dei nostri tempi, custode di timori e speranze racchiuse nel suo animo e condivise a colori con tutti noi attraverso le sue tele.