Una due-giorni fra musica e poesia, ideata per valorizzare un patrimonio musicale dal valore inestimabile. Questi gli ingredienti dell’evento “La musica del Carelli, le parole dello Spirito”, che vedrà l’Orchestra Sinfonica di Fiati “Davide Delle Cese” di Bitonto (BA), diretta dal m° Vito Vittorio Desantis, esibirsi il prossimo 28 aprile a Roma, nella chiesa di Sant’Alfonso all’Esquilino, e il 29 aprile nella vicina Civitavecchia, all’interno della cattedrale dedicata a san Francesco d’Assisi.
Due serate in cui la maestria della formazione bitontina, impreziosita dalle voci del soprano Angela Lomurno, del mezzosoprano Teresa Tassiello e del tenore Vito Cannillo, darà vita a uno spettacolo unico, in cui le melodie del compositore bitontino Michele Carelli (1838 – 1911), uno dei più insigni “cantori del dolore” pugliesi, si intrecceranno alle poesie del “poverello d’Assisi” e di Dante Alighieri, in un percorso dalla profonda spiritualità; il tutto in collaborazione con il regista Raffaello Fusaro, bitontino d’origine e romano d’adozione. I concerti rientrano nel progetto “Parole e musica. Dalla cinquecentina al manoscritto musicale”, presentato dall’associazione culturale musicale “Davide Delle Cese” per il bando “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” (lanciato a novembre 2012) e risultato fra i vincitori dello stesso.
L’intero progetto, finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede numerose attività legate alla salvaguardia e alla valorizzazione del fondo librario e dei manoscritti musicali conservati nella biblioteca comunale “Eustachio Rogadeo” di Bitonto: fra queste, corsi specialistici di videoscrittura musicale, che hanno permesso di recuperare e trascrivere in notazione moderna composizioni musicali di grande pregio custodite all’interno della stessa biblioteca.
«Con il progetto “Parole e musica” – ha dichiarato il m° Desantis, referente per l’associazione “Delle Cese” – possiamo coniugare un patrimonio molto antico con le tecnologie moderne e formare figure professionali da inserire nel mondo del lavoro musicale; grazie anche alle competenze dei nostri partner (la Cooperativa “Fe.Art” di Terlizzi e la Cooperativa “Ulixes” di Bitonto), potremo rendere finalmente accessibile l’immenso patrimonio che ci hanno lasciato i nostri avi e che, troppo spesso, giace sconosciuto nelle nostre biblioteche e negli archivi. Approdare nella Capitale – conclude – con una formazione bitontina, la nostra musica e la collaborazione del regista Raffaello Fusaro, è per noi motivo di grande orgoglio e corona uno di filoni principali che caratterizza l’attività dell’associazione: la filologia musicale, il recupero e la valorizzazione dei nostri compositori in nome di un meridione che vive di storia e di futuro».
Piena soddisfazione nelle parole del sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio, che sottolinea come il talento degli attori del progetto, coniugato alla passione per la propria terra, sia un giusto volano per l’industria culturale e una preziosa opportunità per valorizzare e far conoscere al Belpaese l’inestimabile patrimonio di cui Bitonto è custode.