L’arte è da sempre uno dei mezzi più elevati attraverso il quale l’essere umano esprime le proprie emozioni e per mezzo del quale riesce ad alleviare le proprie sofferenze. L’arte è divenuta essenziale integrazione alle terapie mediche, non solo nell’atto della creazione ma anche nella mera osservazione che attiva la parte del cervello in cui risiedono ricordi ed emozioni che con le arti riescono a riemergere, portando benessere al malato.
Si pensi ai malati di Alzheimer per i quali l’arte rappresenta uno dei metodi più efficaci per riuscire a entrarne in contatto, poiché non avendo una logica e una grammatica è compresa dai malati anche in stato avanzato.
La Galleria Nazionale della Puglia è stata scenario e contenitore negli anni di progetti e visite che hanno visto malati di Alzheimer e persone affette da deficit mentali immergersi in un mondo fatto di immagini, emozioni, colori, silenzio, bellezza.
La bellezza che cura, cura la bellezza. L’esplorazione sulla potenzialità curative dell’arte tocca le parti più profonde di noi, pertanto la bellezza va custodita, protetta e incentivata.
Relatori
dott.ssa Nuccia Barbone, direttore della Galleria Nazionale della Puglia
Arte e disabilità
dott. Isacco Cecconi, funzionario storico dell’arte
Alzheimer e Musei: alcuni esempi di pratiche museali
Discussant
dott. Antonello Taranto, psichiatra direttore del dipartimento dipendenze patologiche ASL BA