“L’onesto
uso della memoria è il più valido antidoto all’imbarbarimento. E
lo è in ogni stagione politica, in ogni momento del dibattito
culturale, in ogni epoca della storia”.
Chi
scrive così è Paolo Mieli, giornalista,saggista e storico, che nel suo ultimo libro, “L’arma
della memoria. Contro la reinvenzione del passato” ricostruisce
e rivisita secoli di storia, raccontando storie grandi e piccole
(c’è un capitolo sui Giansenisti, sugli ebrei, sulle origini del
Califfato, sui rapporti tutt’altro che negativi tra Mussolini e
Churchill, o tra il duce e l’allora presidente americano Roosevelt)
facendoci guardare a fatti apparentemente noti con un occhio diverso
e disincantato, perché “infinite
sono le leggi che regolano lo studio del tradimento nella storia”,
sostiene l’ex direttore del Corriere della sera.
Ebbene,l’attuale presidente di Rcs libri domani sera sarà a Bitonto, al
teatro Traetta, a partire dalle 19.30.
E’
forse uno degli avvenimenti più importanti del cartellone di
“Memento”,
il progetto comunale che anche quest’anno non intende sorvolare sulle
grandi tragedie del ‘900, e uno dei più significativi di “Dalla
paura al coraggio”, il
pacchetto di eventi collezionato dall’European language school.
A
dialogare con Mieli ci sarà Stefano Costantini, capo redattore della
edizione barese di Repubblica.