Secondo
appuntamento con l’inserto speciale fotografico della nostra città
Tornano in edicola le “parole su carta” del da BITONTO,
il mensile storico targato dalla direzione di Maurizio Loragno. Anche stavolta, attraverso la penna di Mario Sicolo, il mensile sente
l’esigenza di aprire questo nuovo numero con un quesito, emblematico ma vitale
per la città.
La CRONACA,
curata da Pasquale Scivittaro,
racconta la passeggiata antiracket nella location del mercato settimanale e,
in terza
pagina, ancora il direttore della testata telematica compie il “viaggio
della memoria” contro l’oblio, ripercorrendo una delle pagine più dolorose
della cronaca locale.
Nelle pagine della POLITICA, gestite da Nicolangelo
Biscardi, si affrontano la crisi dell’Istituto Maria Cristina di Savoia,
le motivazioni del ricorso al Tar del Consorzio Annunziata, dubbi e precisazioni
sulla gestione tecnico-amministrativa del Teatro Traetta, l’ultimo
infuocato Consiglio comunale ed un Forum del centro sinistra senza
seguito. Ritorna l’intervista doppia sulle fibrillazioni nel Gruppo Indipendente e “il
pinto della situazione” sul rapporto tra parole e politica.
La sezione del TERRITORIO,
a cura di Viviana Minervini, pone
l’attenzione sul protocollo d’intesa tra Asso.c.a.l. e Università degli Studi
“Aldo Moro”, sui progetti “La scuola di tutti e di ciascuno” e“Alternative
Tracks”, sullo screening pediatrico della ASL Bari
nelle scuole bitontine, sul processo rieducativo alla legalità dell’I.C.Caiati-Rogadeo e sulle informazioni stradali in vista del 97°
Giro D’Italia.
L’area CULTURA E
TRADIZIONI, diretto da Loredana Schiraldi, offre un’ampia
recensione sugli spettacoli che hanno caratterizzato il febbraio del Teatro Traetta,
l’incontro delle scuole superiori bitontine con il cantautore Fabrizio
Moro, lo spettacolo musicale “Musica che storia!”, l’omaggio a
Giovanni Testori con “Nel ventre del teatro”, il libro
della giovane designer bitontina Alessandra Carbone e l’intitolazione
di una strada ad Emanuele Coletto, una delle personalità bitontine più
importanti del ‘900.
La pagina delle FRAZIONI,
seguita da Carmela Moretti,
focalizza l’attenzione sul progetto di mobilità sostenibile,
sul Carnevale
palmarista e sulla ricerca
di sponsor per la realizzazione delle aree ludiche delle frazioni.
Ricco anche il settore dello SPORT, curato da Carlo
Sblendorio, con i tanti progetti e le mille difficoltà del basket
bitontino, una nuova fase sperimentale del progetto “Diamo
luce la centro storico” dell’Omnia Bitonto, l’intensa attività
dell’Olimpia
torrione, il Campionato Regionale di Categoria e
Specialità al Palazzetto dello Sport. Ed ancora l’intervista all’allenatoredell’Omnia Rugby, la stagione del difensore neroverde Naglieri, il ricordo dell’atleta Ninnì
Massarelli, la richiesta di restauro della lapide commemorativa
dedicata al professor Nicola Rossiello, la scomparsa del
leggendario Giovanni Franzin.
Come sempre, rubriche interessantissime: il falso mito
del romanico di Antonio Sicolo per
il Centro Ricerche di Storia e Arte,Antonio Castellano ricorda Francesco
Sannicandro e i 40 anni dei Centri di Ricerche in Puglia, la testimonianza di Michele Giorgio del messaggio che trent’anni
fa Papa Giovanni Paolo II donò alla nostra terra. La PAGINA SCIENTIFICA di Antonio
Moschetta ci informa sui numeri del cancro in Italia e sull’importanza
della “ricerca” mentre la PAGINA TECNICA di Tommaso Maria
Massarelli illustra le peculiarità delle mura urbiche bitontine. Continua
il viaggio spirituale di Domenico
Achille frutto degli incontri con padre
Alberto Maggi. Un’attenta cronaca sulla Tares ad opera di Giuseppe Fallacara e “da Fuori Bitonto” lo stile
narrativo imperdibile di Vincenzo Abbatantuono con il suo “orgoglio della mescolanza”.
A noi, redazione, l’arduo compito di
offrirvi sempre un’informazione completa e corretta e che, più di tutto,
riporta sempre ciò che “vede coi propri occhi e sente con le proprie orecchie”,
nel pieno rispetto del punto di vista di ogni singolo redattore. A voi lettori,
il piacere di accompagnarci in queste pause riflessive e (perché no?) nel porci
quei quesiti per cui il più delle volte, forse, non ci sono risposte, soltanto
scelte.