Il controtenore francese Philippe Jaroussky è stato nominato vincitore del XVI Premio Traetta 2024 “in riconoscimento per il suo impegno appassionato e duraturo nel dare voce alla riscoperta delle radici europee della musica del XVIII secolo”.
Il Premio Traetta è un premio assegnato dalla Società Traetta in riconoscimento dei risultati nella riscoperta delle radici della musica europea. Deve il suo nome al compositore Tommaso Traetta (1727-1779) ed è assegnato ogni anno durante la Traetta Week, una settimana di celebrazioni commemorative dedicate al compositore che si svolge nei otto giorni tra il giorno della sua nascita e quello della sua morte. (30 marzo – 6 aprile)
L’obiettivo del Premio Traetta è quello di premiare le persone che si sono impegnate nell’espandere la conoscenza della produzione musicale del XVIII secolo. Il Premio prende in prestito il nome di Traetta come simbolo di una lunga lista di compositori ingiustamente dimenticati come Leonardo Vinci, Pasquale Anfossi, Antonio Sacchini, Nicola Vaccaj, Leonardo Leo, Domenico Cimarosa o Vicente Martín y Soler, tra gli altri.
Nato nel 1978, Philippe Jaroussky si è affermato come il controtenore più ammirato della sua generazione, come confermano i premi francesi ‘Victoires de la Musique’ (‘Revelation Artiste Lyrique’ nel 2004, ‘Artiste lyrique de l’année’ nel 2007 e nel 2010, CD dell’Anno 2009) e i molteplici premi Echo Klassik in Germania (2005, 2008, 2011-2012 e 2015).
La tecnica di Jaroussky gli consente le sfumature più audaci e le più impressionanti acrobazie vocali. Ha esplorato un vasto repertorio, dalla raffinatezza del Seicento italiano con Monteverdi, Sances e Rossi, alla straordinaria brillantezza delle arie di Handel e Traetta. Ha collaborato con rinomate orchestre su strumenti d’epoca come L’Arpeggiata, Les Arts florissants, Ensemble Matheus, Les Musiciens du Louvre, Le Concert d’Astrée, Le Cercle de l’Harmonie ed Europa Galante, con direttori come Christina Pluhar, William Christie, Jean-Christophe Spinosi, Marc Minkowski, René Jacobs, Jérémie Rhorer, Emmanuelle Haïm, Jean-Claude Malgoire e Fabio Biondi.
È stato elogiato per le esibizioni in tutte le sale da concerto più prestigiose della sua Francia natale (Théâtre des Champs-Élysées, Théâtre du Châtelet, Salle Pleyel, Salle Gaveau, Opéra de Lyon, Opéra de Montpellier, Opéra de Nancy, Arsenal de Metz, Théâtre de Caen) e all’estero (The Barbican Centre e Southbank Centre di Londra, il Palais des Beaux Arts di Bruxelles, il Grand Théâtre du Luxembourg, il Konzerthaus di Vienna, la Staatsoper e la Philharmonie di Berlino, il Teatro Real di Madrid, Carnegie Hall, il Lincoln Center di New York e recentemente il Palau de les Arts di Valencia).
Philippe Jaroussky ha ricevuto numerosi premi per le sue registrazioni: con Heroes (arie d’opera di Vivaldi) e La Dolce Fiamma ha raggiunto lo status di disco d’oro; il suo omaggio a Carestini (con le Concert d’Astrée ed Emmanuelle Haim) ha vinto il CD dell’anno alle Victoires de la Musique e i Midem Classical Awards nel 2009; il suo Stabat Mater con la soprano Julia Lezhneva e I Barocchisti ha vinto gli International Classical Music Awards 2014 come miglior album vocale barocco e miglior album d’opera. Del lancio del 2013 Farinelli: Porpora Arias, Gramophone ha scritto: “Il passaggio rapido di Jaroussky nelle rapide arie eroiche è preciso… ma i momenti più eccezionali sono le arie lente che sembrano fatte su misura per il dolce e grazioso canto melodico di Jaroussky”.
Negli ultimi anni ha collaborato con cantanti come Cecilia Bartoli e Nathalie Stutzmann, oltre a cantare e dirigere l’Ensemble Artaserse, l’orchestra barocca che ha fondato nel 2002.
Nel 2017 ha creato l’Accademia Musicale Philippe Jaroussky con il fine di consentire la scoperta e lo studio della musica classica per i ragazzi meno abbienti e supportare i giovani musicisti verso l’inserimento nel mondo professionale.