Il Gruppo Folklorico “Re Pambanèlle” è lieto di presentare “I canti popolari di Passione” un concerto che comprende i canti di varie regioni italiane dedicati alla passione di Cristo e ai dolori della sua madre addolorata. Vi aspettiamo sabato 23 marzo presso la parrocchia di san Leone Magno a Bitonto ore 19, 30 per gustare e conoscere insieme le melodie tradizionali dei nostri avi che accompagnavano e accompagnano i riti della settimana santa nel nostro sud .
Ensemble :
Chitarra e voce : Michele Schiraldi
Voce: Maria Liso
Fisarmonica: Tina Masciale
Tromba e flauto dolce : Luigi Ventafridda
Flauto dolce e percussioni : Andrea Giordano
Clarinetto : Raffaele Degennaro
Tamburello e gran cassa : Ahmed Djilali
Rullante : Nicola Vitariello
Coro:
Lia Parisi , Antonella Mazza , Rosalba Torres , Mina Marrone
Antonio Parisi , Franco Alesio Vito Sidella Pinuccio Cortese , Michele Rienzo, Michele Devanna
Presenta : Mariella Liso
Il gruppo di canto e ballo popolare “Re Pambanelle” anche quest’anno ha dedicato uno studio monografico sui canti popolari legati al tempo di Quaresima attestanti nella nostra città e in altri centri del meridione d’Italia.
Il tempo di Quaresima rappresenta, liturgicamente parlando, il periodo più importante vissuto dalla chiesa che si prepara a commemorare la Passione del Signore e la compartecipazione della Madre ai dolori del figlio.
Com’è noto la liturgia celebrata dalla chiesa è stata da sempre, specie durante l’età della controriforma, (fine ‘500-‘600) teatralizzata dalla tradizione popolare che ha sempre viaggiato parallelamente a quelle che erano le officiature celebrate dal clero.
Il repertorio che ascolteremo stasera, interamente costituito da canti di Passione, non viene eseguito solamente durante la Settimana Santa, ma durante tutti i quaranta giorni di penitenza, in particolare nelle sere dei Venerdì di quaresima, i cosiddetti QUARESIMALI.
A tal proposito vorrei ricordare che da oltre 10 anni, il gruppo folkloristico ‘Re pambanelle’ ha ripreso la tradizione dei canti di QUESTUA presente a Bitonto a partire dal ‘600 e poi estinta sul finire dell’800. Questa tradizione si concretizzava ogni venerdi sera, quando un gruppo di frati francescani extra- maenia (fuori dalle mura) si recava in città ed eseguiva canti penitenziali in volgare, che annunciavano la Settimana Maggiore. I residenti commossi da questo atto, donavano viveri e quanto necessitava al sostentamento dei frati.