Chi di noi da bambino o da adulto non è mai stato
affascinato, almeno una volta nella vita, da un romanzo a fumetti?
Chi non
conosce i personaggi più famosi: dai supereroi americani della Marvel o della
Dc Comics, ai manga giapponesi.
Senza dimenticare i miti del fumetto italiano,
come Tex, Dylan Dog, Zagor, Diabolik e tanti altri.
Quella del fumetto è un’arte che in Italia ha, sin da subito, trovato terreno
fertile, grazie alla maestria dei disegnatori nostrani.
Ma, dietro la storia,
dietro ogni tavola, si nasconde un lavoro lungo e difficile, fatto di pazienza,
fantasia, sperimentazione e anche errori.
A spiegarlo è intervenuto a Bitonto Dante Erasmo Spada, disegnatore da venti anni per la casa editrice Bonelli.
Una
carriera ventennale che può vantare collaborazioni per due dei più famosi
protagonisti bonelliani: il ranger Tex e il detective dell’impossibile Martin
Mystère.
“Un incontro per spiegare ai ragazzi le
prospettive, anche lavorative, che offre questo mondo” ha introdotto
Domenico Sicolo, responsabile della libreria Hamelin, che ha organizzato
l’evento.
“Ho iniziato quasi per caso, partecipando
all’Expo Comics, rassegna annuale del fumetto che si tiene a Bari. Presentai
fuori concorso una storia in due tavole. Ebbi però la fortuna di incontrare Alfredo
Castelli, disegnatore per la Bonelli e creatore di Martin Mystere – ha
ricordato Spada –. Quello fu l’inizio
della mia carriera”.
“Tex è stata una grande scuola. E’ un
grande piacere disegnare per un personaggio storico del fumetto italiano”
ha aggiunto il disegnatore, non nascondendo, tuttavia, la sua preferenza per il
detective dell’impossibile, perché “permette
maggiormente di esplorare mondi e personaggi nuovi, dando maggiore spazio alla
fantasia”.
“Per imparare serve sperimentare e anche
sbagliare” ha ricordato Spada ai presenti, aggiungendo di non aver trovato
quel che cercava nell’istruzione accademica.
“Sono importanti le rassegne dedicate al
fumetto perché permettono a tanti di toccare con mano il settore e di
avvicinarsi anche professionalmente. Se non fosse stato per l’Expo Comics,
probabilmente non sarei mai stato disegnatore” ha evidenziato, dedicando
alcune parole in ricordo di Sergio Bonelli, storico creatore
dell’omonima casa editrice.
Per concludere, il consiglio ai ragazzi appassionati dell’argomento di “essere curiosi, approfondire e porsi sempre domande”.