Un cortometraggio per raccontare con sensibilità e delicatezza il dramma dell’Alzheimer, il morbo che divora la memoria e sfarina l’anima.
Tutto questo e molto di più è “Clinamen”, la breve ma intensa opera del bitontino Clemente Corallo, che è stata presentata ieri sera presso il Torrione Angioino.
«Il corto è nato un anno e mezzo fa come un hobby – spiega il regista Clemente Corallo – .Assieme allo sceneggiatore, Saverio Cappiello, volevamo tenerci occupati e abbiamo deciso di raccontare questa storia».
Per la realizzazione «ho visitato diversi centri Alzheimer e mi è stato molto utile: gli anziani si rinchiudono in un mondo tutto loro, ma li ho visti anche ballare ed essere vitali».
Ma oggi fare cinema è difficile e non sempre ci sono tutte le risorse necessarie per girare ed avere un buon cast, i ragazzi però non si sono persi d’animo: «Non avevamo una lira, ma volevamo avere una troupe, un cast e per questo ci siamo mossi a trovare degli sponsor che si inserissero bene nella tematica che stavamo trattando. Dobbiamo molto anche alla nostra società di distribuzione “Associak” di Roma».
Nonostante le difficoltà, non è impossibile partecipare a Festival ed ottenere anche buoni risultati.
Lo stesso regista e attore, Corallo, ha vinto il “Gioiosa In Corto Film Festival” in Sicilia come miglior attore e a Bari al “A-day movies Film Festival” come Miglior corto nella sezione under 25.
«Siamo riusciti a portare il corto in tutta Italia e anche all’estero (Bielorussia, Armenia, Australia e Ungheria) – racconta ancora il giovane Clemente -. È stato un grande orgoglio vedersi arrivare i complimenti delle giurie che hanno apprezzato il nostro lavoro e la nostra giovane età».
Progetti per il futuro? «Un nuovo lavoro con il mio compagno d’avventura Saverio, ma non anticipo nulla…».