“Alla ricerca… del Malto nelle corti”.
Non ci poteva essere titolo più idoneo alla splendida
serata trascorsa ieri sera tra le viuzze del nostro centro storico.
Un percorso itinerante, una vera caccia al tesoro, con
tanto di prove, indovinelli, test storici e cruciverba da completare per arrivare
ad assaporare e scoprire il sapore della birra artigianale made in Bitonto.
Si parte con il racconto della storia del palazzo Sylos – Calò sede della Galleria de
Vanna ed una minuziosa descrizione artistica della struttura, il tutto animato
dalla voce iberica di Giovanni Sylos.
Continua al Teatro
Traetta dove s’incontrano due dame che tra chiacchiere e pettegolezzi
illustrano le prodezze canore dello stesso Traetta, di Majorano più noto come Caffarelli.
La strada prosegue sino alla chiesa di San Domenico, dove un frate francescano, che vi aveva ricevuto asilo,
illustra gli ordini religiosi bitontini e fa scoprire ai più giovani un lato
della chiesa mirabile tanto da far invidia alle più note chiese romane.
Nel Palazzo di
via Appia, in un’epoca tutta fascista, ricordando l’intitolazione della
scuola elementare al prof. Nicola Fornelli, la restaurazione della Cattedrale
portata a termine, l’attribuzione di municipio al riscattato Palazzo Gentile
fino all’apice di una sconfitta: la cessione, per ordine del podestà Araldo di
Crollalanza nel 1928, di Santo Spirito.
Il percorso linguistico partito dall’aulico, passato
per quello ecclesiastico e poi, per quello formale termina in una casa modesta
di una concittadina nel Centro Ricerche di San Giorgio.
Una concittadina speciale, di fine anni ’40, che ha
fatto tornare indietro nel tempo gli intervenuti tra detti bitontini, aneddoti,
oggetti cari ai nostri nonni, un tuffo tra i meravigliosi amarcord che ci
appartengono.
Il profumo della birra sembra farsi vicino.
Ultimo step, piazza
Cattedrale.
A cosa serve parlare dinanzi a tanta maestosità?
Dicevano
così i cartelli della ragazza dinanzi alla chiesa sede dell’Immacolata “l’architettura parla da sé”.
Parla e porta con sé secoli, storia, epoche, popoli che
hanno segnato irrimediabilmente la nostra cultura la nostra vita.
Le Officine
Culturali erano il punto d’arrivo, proveniva di là l’odor del luppolo.
Una birra davvero speciale quella dei “Peuceti – Bitonto” il primo birrificio
artigianale cittadino portato avanti per iniziativa di Mario Ricci, Giuseppe Sannicandro e Pippo Pasculli.
Una birra tutta bitontina ma in stile Golden Ale, prodotta con il luppolo East Kent Goldings, che conferisce un
gusto tipico della birra English Pale Ale che si può assaporare a “Piazza dei sapori” in piazza Cattedrale
e, a breve, anche in altri punti vendita.
«Stiamo cercando prodotti che s’avvicinano alle nostre terre – hanno dichiarato i produttori -. Ogni mattina sembra avere sempre un sapore nuovo, quel tocco dolce che lascia spazio ad un retrogusto amarognolo, perfetto per accompagnare carni bianche».
Immensi, nella padronanza scenica e dell’aspetto curato
e mai banale, i ragazzi dell’associazione “Fatti
d’arte” in collaborazione con gli organizzatori del bellissimo tour alla
scoperta della città cooperativa Ulixes
scs.