“Gli uomini vengono da Marte, le
donne da Venere”. Questo proverbio, classicamente utilizzato per ironizzare
sulle differenze tra i due generi, è stato il filo conduttore dello spettacolo
“Zero a zero” portato in scena, lo
scorso 20 settembre presso il Teatro Traetta di Bitonto, dall’attrice Daniela Baldassarra che ne è anche
autrice.
L’iniziativa è stata fortemente
voluta dall’Associazione di Promozione
Sociale “Io sono mia”, una realtà che dal 2013 lavora tenacemente per
mantenere alta l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni sul tema delle
differenze di genere e, in particolare, della violenza sulle donne.
La Baldassarra ha, quindi,
portato in scena un monologo- uno sproloquio,
come si legge sulla locandina- esilarante e pungente, attraverso cui ha messo a
nudo con ironia tutti i più noti luoghi comuni sul rapporto di coppia e
sull’essere uomo o donna: dai dettagli più futili del giorno del matrimonio
allo spettro della suocera con cui la donna dovrà sempre confrontarsi, dal
rapporto sotto le lenzuola alle scappatelle extraconiugali. Con sottile
umorismo, l’attrice ha raccontato gli stereotipi di genere, radicati fin dai
primi momenti dell’infanzia e veicolati dai metodi educativi dei genitori e che
si ritrovano anche nelle favole classiche: ai maschietti, fin da piccoli, si
insegna l’assertività e la forza, alle femminucce la remissività e la dolcezza.
Con una scenografia essenziale,
una sedia ed un telo, ed alcuni rapidi cambi di costumi, la protagonista è
passata da moglie e madre infelice ed insoddisfatta a donna separata alla
ricerca di nuove avventure, descrivendo una casistica di tipi d’uomo che la
porta a concludere che il marito è la scelta migliore, il male minore.
Sul finale della performance, che
ha incantato i presenti per un’ora, l’attrice ha affrontato con delicatezza
anche il tema della violenza sulle donne e del loro sangue ingiustamente
versato, rappresentato sulla scena da un telo rosso. Dinanzi a una vita
brutalmente spezzata da un amore malato di possesso, ogni differenza di genere
scompare, ogni futile stereotipo svanisce. Conta solo l’Amore, quello che
protegge e che cura, quell’amore vero che non conosce confini né barriere.