Immagine

WEB PROJECT MANAGER
Alessandro Intini

lunedì, 19 Maggio, 2025
No Result
View All Result
Immagine

DIRETTORE DA BITONTO
Mario Sicolo

DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
No Result
View All Result
DaBitonto.com
No Result
View All Result

Home » A spasso con la Storia/L’autobomba di Milano che ha preparato la strage di Bologna. Lo “strano” attentato che ha devastato Palazzo Marino a Milano

A spasso con la Storia/L’autobomba di Milano che ha preparato la strage di Bologna. Lo “strano” attentato che ha devastato Palazzo Marino a Milano

Una bomba piena zeppa di esplosivo salta in aria il 30 luglio 1980 ma senza provocare carneficina. Si voleva annientare la giunta rossa del capoluogo lombardo

La Redazione by La Redazione
2 Febbraio 2019
in Cultura e Spettacolo
A spasso con la Storia/L’autobomba di Milano che ha preparato la strage di Bologna. Lo “strano” attentato che ha devastato Palazzo Marino a Milano
Condividi con FacebookCondividi con WhatsappCondividi via Email

Di lì a due giorni sarebbe accaduta la strage terroristica più devastante e sanguinaria della storia d’Italia. Quella alla stazione di Bologna, dove una bomba piazzata nella sala d’attesa ha provocato la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200.

Ebbene, 48 ore prima accade qualcosa di “strano”, anche se poi, a dire la verità, tanto particolare non lo è. Perché rientra sempre all’interno di quel filo segreto che collega il più roboante attentato di origine “nera” agli eclatanti cadaveri eccellenti in salsa “rossa”.

Perché si va dall’eccidio di Acca Larentia (in realtà tutto dovrebbe partire dal 1969, da un’altra bomba, quella messa a Milano nella Banca nazionale dell’Agricoltura), al capoluogo emiliano, mettendo in mezzo tanti e tanti anni di tentativi di sovvertire, in qualsiasi modo, l’ordine costituito. Politico ed economico.

 

 

Milano, allora. Il calendario riporta la data del 30 luglio 1980. Non sono neanche le 2 del mattino, e davanti alla sede del Comune, Palazzo Marino, esplode un’autobomba dalla potenza devastante.

Tutto accade pochissimi minuti dopo la conclusione del primo Consiglio comunale, quello della giunta targata centrosinistra guidata dal sindaco Carlo Tognoli.

Stando alle cronache dell’epoca, la maggior parte dei consiglieri comunali aveva da poco lasciato il Comune, mentre lui, il primo cittadino, era ancora chiuso nella sua stanza. All’improvviso, un boato. La prima autobomba che scoppia nella città meneghina, ma non nuova a stragi di matrice terroristica.

Una Fiat 132 piena zeppa di esplosivo, parcheggiata sotto la sua finestra, salta in aria, si disintegra e provoca un cratere per nulla insignificante.

Per fortuna, però, si evita la carneficina perché scoppia soltanto uno dei tre carichi preparati. Ad avere la peggio è un passante, con qualche lieve ferita.

Al di là di tutto, però, il messaggio arriva roboante: il terrorismo voleva distruggere il neonato esecutivo di colore rosso nella più importante città del Nord Italia.

Certo, ma chi? Matrice nera o rossa? Ed è qui che bisogna riflettere, in mezzo a fasulle rivendicazioni ed evidenti depistaggi. Ed è stato il settimanale “L’Espresso” a tornare sulla questione.

A prendersi la colpa dell’accaduto, proprio la mattina di quel giorno, è una sigla sconosciuta: “Gruppi armati per il contropotere territoriale”.  

Esistono davvero? La firma nasconde un grandioso e sofisticato depistaggio della destra eversiva, che ha fatto le prove generali per quello da far accadere nella città felsinea. Destra neofascista romana, allevata e protetta dalla P2.

Per anni, però, nessuno ha collegato l’accaduto di Milano a quello di Bologna, seppur vi erano, fin dal principio, una montagna di indizi sulla matrice politica.

Le uniche testimonianze che ci sono, sono arrivate da due donne. Ed entrambe hanno un unico filo conduttore: a mettere quell’utilitaria davanti a Palazzo Marino sono stati esponenti di un’altra sigla. Ben più famigerata: nuclei armati rivoluzionari, i Nar, a cui comando c’erano Valerio Fioravanti e Francesco Mambro, condannati – insieme a Luigi Ciavardini – per la strage di Bologna.

I colpevoli, però, non sono mai stati assicurati alla Giustizia. Ma negli anni ’90, una nuova riapertura delle indagini, ha schiarito le idee: quello accaduto il 30 luglio va inserito nel medesimo disegno eversivo di 48 ore dopo.

 

 

E non è un caso. Il capoluogo lombardo e quello emiliano erano le città simbolo della sinistra. Metterle in ginocchio significava presentarsi come vendicatori delle vittime di destra.

 

 

 

 

 

 

Articolo Precedente

Pratica di mare. Intitolato al “nostro” Paolo Mancini e al collega Francesco Picena l’auditorium della sezione aeronavale

Prossimo Articolo

Inseguito dalla Polizia fino a Bari: in manette un 49enne bitontino, sorpreso a rubare un’auto

Related Posts

Dal 19 al 23 maggio va in scena la Settimana della legalità “Radici di legalità, fiori di memoria”
Cronaca

Dal 19 al 23 maggio va in scena la Settimana della legalità “Radici di legalità, fiori di memoria”

18 Maggio 2025
Torna il Corteo storico. Weekend ricco di appuntamenti grazie all’Accademia della Battaglia
Cultura e Spettacolo

Torna il Corteo storico. Weekend ricco di appuntamenti grazie all’Accademia della Battaglia

17 Maggio 2025
Wiki
Cultura e Spettacolo

A Bitonto parte la mostra “Wiki Loves Monuments Puglia”

16 Maggio 2025
Torna la Notte Europea dei Musei: sabato aperture straordinarie serali
Comunicato Stampa

Torna la Notte Europea dei Musei: sabato aperture straordinarie serali

16 Maggio 2025
Progetto Erasmus Plus KA2 “Social Tailoring”. Study visit in Macedonia del Nord
Comunicato Stampa

Progetto Erasmus Plus KA2 “Social Tailoring”. Study visit in Macedonia del Nord

16 Maggio 2025
SECOP Edizioni al Salone Internazionale del Libro di Torino 2025 dal 15 al 19 maggio
Comunicato Stampa

SECOP Edizioni al Salone Internazionale del Libro di Torino 2025 dal 15 al 19 maggio

15 Maggio 2025
Prossimo Articolo
Inseguito dalla Polizia fino a Bari: in manette un 49enne bitontino, sorpreso a rubare un’auto

Inseguito dalla Polizia fino a Bari: in manette un 49enne bitontino, sorpreso a rubare un'auto

Notizie dall'Area Metropolitana

giovani ciclisti
Comunicato Stampa

Grande successo per la 3ª Giornata Azzurra dedicata ai giovani ciclisti

by La Redazione
7 Maggio 2025

Un'altra domenica di entusiasmo e passione per la 3ª Giornata Azzurra, nuovo grande appuntamento per i giovani ciclisti. I talenti...

Leggi l'articoloDetails
riuso

Sanb presenta la Festa del Riuso. Domani la prima giornata nel centro raccolta di Ruvo

26 Aprile 2025
campioni regionali

2º XC Colle San Pietro, Vittorio Carrer (Team Eracle) e Ilenia Fulgido (Team Valnoce) campioni regionali

16 Aprile 2025
“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

9 Aprile 2025
mario cipollini

Mario Cipollini in Puglia, testimonial d’eccezione del nostro ciclismo

8 Aprile 2025

Rubriche

femminicidio
Passi...nel Tempo

Passi…nel Tempo/Il primo femminicidio del Novecento a Bitonto?

by Michele Cotugno
17 Maggio 2025

È di poche settimane fa, la notizia dell’ultimo femminicidio, a Mariotto, che ha visto la morte di Lucia Chiapperini, per...

Tesla un genio scomodo

Tesla un genio scomodo

16 Maggio 2025

Mensile Online

DaBitonto.com

Privacy Policy Cookie Policy

Follow Us

  • Il Progetto
  • Redazione
  • La tua pubblicità
  • Contatta la redazione

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3

No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3