Continua presso le Officine Culturali,
nel Centro storico, la seconda edizione del progetto culturale 10×10, dieci artisti per dieci mesi (da
maggio a dicembre), il progetto, proposto e riformulato da Amalia di Lanno, che attraverso il coinvolgimento del territorio,
vuole offrire la possibilità a giovani artisti di poter esporre un progetto
personale negli spazi espositivi delle Officine Culturali in largo Gramsci.
Domani, venerdì 28 giugno, sarà
inaugurato alle ore 20 il terzo progetto espositivo, la mostra “Profumo di Luce” del creativo barese Giulio Spagone.
Profumo e Luce, essenze intangibili eppure
fondamentali bisogni dell’esistenza. Il profumo legato alla memoria, al
vissuto, all’emozione e la luce, primo saluto alla vita a cui sempre aneliamo,
ritorno a uno stato di pura grazia, di verità dimenticata. Dall’idea di
rappresentare ed esprimere invisibili necessità nasce il progetto “Profumo di Luce” di Giulio Spagone. La fotografia è parte
integrante di molteplici espressioni, un dialogo continuo con l’arte nella tua
totalità che si esplica nella diversità di linguaggi contemporanei. Sempre
performativo nelle sue creazioni, Spagone ritiene il mezzo fotografico parte di
un percorso esperienziale all’interno del quale differenti discipline
artistiche, dalla musica al video, dal teatro alla danza, si integrano offrendo
al visitatore una visione di armonia in cui ci si sente pienamente partecipi.
Il lavoro di Giulio Spagone nasce dalla
continua ricerca e sperimentazione di modalità interpretative ed espressive che
rendano “forma” ad un personale immaginario. La luce è ciò con cui comunica
naturalmente, attraverso la tecnica del light
painting l’artista diviene tutt’uno con l’opera, parte integrante della
creazione, al suo interno mette in gioco se stesso, fa luce e, al contempo, si
illumina, l’immaginazione si alimenta di nuovi sensi, l’odore compenetra il
corpo, il profumo è di luce, di ricordo che prende vita e si fa arte.
«Il light painting è il dipingere con la
luce – ci spiega lo
stesso Giulio Spagone –, non si tratta di
una foto manipolata al computer ma di fasci luminosi tutti creati dallo scatto,
con il fotografo che è dentro la fotografia».
“Profumo di luce” è un esperimento
emozionale, l’immagine diviene desiderio, voglia di luminosità che inebria
l’animo, luce come bisogno di verità e bellezza.
Giulio Spagone è un lirico creativo che
sperimenta e si sperimenta, danza con la luce, la insegue, si nasconde, si
lascia trovare e poi fugge nel buio. La fotografia mediante il light painting
assume nuove dimensioni, si trasforma, è teatro, è danza, è poesia, tutto è
dinamico, l’artista si muove, descrive un cerchio, una linea, illumina un corpo
e lo interpreta, inizia un disegno poi solo luce nell’ombra ma anche se flebile
è la sua luce, la vede e la sente, nell’atto di creare è nel centro, sente più
intenso il profumo, dapprima resiste ma poi è dentro, nel profondo osserva
creativo quel Sé, inizia la pratica dell’ascolto, del vedere, del sentire. Al
centro del cerchio della sua creazione si sente parte di una totalità, l’animo
risplende, finalmente si apre a ciò che il nostro chiama “luminose vibrazioni”,
onde interiori che rendono l’arte un’esperienza unica.
Le opere che Giulio Spagone presenta in
questo percorso fanno parte di un progetto di Luce più ampio, un iter in fieri
in cui vita e arte rappresentano esperienze performative continue e congiunte,
la partecipazione e l’impegno totale risultano per il nostro predisposizioni
essenziali al fine di comprendere e apprezzare il valore di entrambe e sentire
profondamente profumo di luce.
«Quella del light painting è una
tecnica vecchia di 60 anni– afferma il giovane artista barese – già
presente con le foto di Picasso. Io ho ripreso questa tecnica e l’ho
riutilizzata con la luce a led, con il fuoco. Il mio è tutto un lavoro di
ricerca e di sperimentazione, che va a riprendere le cose vecchie per adattarle
con i nuovi strumenti».
Il 5 luglio 2013 alle ore 20.00 Giulio
Spagone sarà lieto di condividere un live show di light painting. Fotografia e
danza si incontreranno in una originale coreografia per dar luce ad una
esperienza performativa. «Mi esibirò con un estratto di una
performance più ampia – conclude Spagone –. Si tratta di uno spettacolo di sperimentazione tra
teatro-danza-fotografia dal vivo, grazie alla esibizione di una compagnia di
danza barese, la Baduclan Dance Company di Leandro Annese».
Dopo l’inaugurazione di domani sera, sarà possibile visitare
la mostra dal fino al 17 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 21, mentre
il 5 luglio, dalle 20, è in programma lo spettacolo di “Light experience”.