Zone economiche speciali, il primo Comune ad accelerare è proprio Bitonto.
Dopo, infatti, le loro istituzioni ufficiali in pienissima estate, delle Zes (quelle aree geografiche circoscritte nell’ambito delle quali l’Autorità governativa applica una legislazione economica differente rispetto a quella applicata nel resto del Paese, offre incentivi a beneficio delle aziende, attraverso strumenti di agevolazioni fiscali/finanziarie e semplificazioni amministrative) nessuno ha saputo più nulla, anche perché nessun attore coinvolto aveva mosso i primi passi.
Ieri, però, a smuovere le acque, una volta tanto, è stato Palazzo Gentile. Il sindaco nonché vicesindaco metropolitano con delega alla Pianificazione strategica Michele Abbaticchio ha incontrato il presidente dell’Autorità portuale di sistema del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, per fare il punto sull’istituzione della ZES che ci riguarda da vicino (quella “Adriatica” con Monopoli, Barletta, Manfredonia e Brindisi) e individuare le linee guida da perseguire per l’adozione del kit localizzativo. Conditio sine qua non per avere le agevolazioni fiscali che devono arrivare alle imprese che investono sul territorio.
“Siamo pronti a mettere in rete la nostra esperienza, per tutti gli altri comuni compresi nella delimitazione della ZES Adriatica – ha commentato il nostro primo cittadino a un quotidiano brindisino -. Ci troviamo di fronte a una svolta epocale per aprire il nostro territorio ad investimenti per un concreto rilancio, in termini produttivi e occupazionali. Chiederò il supporto anche dell’Ufficio del Piano strategico della Città Metropolitana di Bari, da sempre a disposizione di tutti i comuni dell’area. Come amministratori abbiamo il dovere di agire, e di farlo in tempi brevi”.
Già, ma come? “I Comuni, tramite il Consiglio comunale, devono impegnarsi nell’adottare un Regolamento ad hoc – è invece l’Abbaticchio pensiero ai nostri taccuini – e Bitonto deve essere tra le prime a farlo. Siamo stati il primo ente locale che si è interessato per accelerare le procedure, e se siamo bravi possiamo anche essere il primo in Italia (ricordiamo, però, che le Zone economiche speciali si realizzeranno soltanto nel Mezzogiorno, ndr). Il Regolamento che dobbiamo approvare è fondamentale perché deve prevedere un pacchetto di misure incentivanti relative alle imposte locali e alle semplificazioni di competenza, come esenzione IMU, TASI, TARI”.
“Dal Comune di Bitonto – la soddisfazione di Ugo Patroni Griffi – un esempio propositivo e propulsivo importantissimo che di fatto accelera il processo per l’istituzione della ZES Interregionale Adriatica. Sindaco e Consiglio comunale hanno dimostrato di aver compreso appieno i benefici rivenienti dalle Zone economiche speciali, per tutto il territorio. Per primi in Italia stanno battendo una traccia da seguire, offrendo la propria esperienza alle altre realtà comunali”.