Dall’U.S.D. Olimpia Bitonto riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Con la delibera di giunta comunale n. 35 del 5 marzo 2021, il Comune di Bitonto ha manifestato la volontà di intraprendere azioni giudiziarie nei confronti dell’U.S.D. Olimpia Bitonto per il recupero del credito concernente alcune somme, anticipate dallo stesso, per il pagamento delle bollette relative alle utenze dell’impianto sportivo “Città degli Ulivi”.
Dopo aver letto accuratamente le diverse accuse, mosse in danno dell’associazione sportiva bitontina, provenienti da più fronti e, spesso, infondate, l’U.S.D. Olimpia Bitonto tiene a precisare quanto segue con l’unico fine di chiarire la propria posizione.
La scuola calcio, impegnata da oltre quarant’anni nella città di Bitonto, è risultata vincitrice di un bando di gara pubblico e ha, pertanto, gestito l’impianto comunale di via Megra per circa due anni, a partire dall’ottobre 2018.
Il Capitolato speciale d’oneri del bando in questione, all’art. 6, prevedeva che “il concessionario si obbliga a provvedere, a cure e spese proprie, alla voltura (entro 30 giorni dalla sottoscrizione del contratto) ed al pagamento delle bollette […]”. A tal proposito, emerge un problema rilevante: dall’ottobre 2018, e sino al momento in cui l’Olimpia Bitonto ha risolto i propri rapporti con il Comune di Bitonto, nonostante avesse preventivamente consegnato tutta la documentazione necessaria per la definitiva stipula del contratto, la società non è mai stata convocata a formalizzare il rapporto concessorio.
Il Capitolato speciale d’oneri del bando in questione, all’art. 6, prevedeva che “il concessionario si obbliga a provvedere, a cure e spese proprie, alla voltura (entro 30 giorni dalla sottoscrizione del contratto) ed al pagamento delle bollette […]”. A tal proposito, emerge un problema rilevante: dall’ottobre 2018, e sino al momento in cui l’Olimpia Bitonto ha risolto i propri rapporti con il Comune di Bitonto, nonostante avesse preventivamente consegnato tutta la documentazione necessaria per la definitiva stipula del contratto, la società non è mai stata convocata a formalizzare il rapporto concessorio.
Di conseguenza, tale circostanza ha determinato – per l’Olimpia Bitonto – l’impossibilità oggettiva di poter procedere con la voltura delle utenze in questione.
A tanto si aggiunga che l’associazione ha provveduto, in conformità al verbale di consegna in via d’urgenza, all’espletamento della manutenzione ordinaria del manto erboso e della struttura, nonché allo svolgimento dell’attività finalizzata alla custodia dell’impianto, per tutta la durata del periodo di gestione. Durante tutto questo periodo, tra l’altro, l’U.S. Bitonto Calcio ha utilizzato, regolarmente e gratuitamente, l’intero impianto al fine di svolgere le sedute di allenamento e giocare tutte le gare casalinghe del campionato nazionale di Serie D.
I giovani atleti della scuola calcio dell’Olimpia Bitonto, invece, hanno usufruito del campo comunale solo ed esclusivamente in sporadiche occasioni: nello specifico, si possono annoverare cinque gare interne del campionato regionale “Juniores” e un solo campo estivo con la partecipazione di bambini/e del territorio. V’è da precisare che il campo estivo, peraltro, si è svolto interamente di mattina con un irrisorio spreco di energia.
Altrettanto inverosimile appare la richiesta delle somme che il Comune di Bitonto intende recuperare, nei confronti dell’Olimpia Bitonto, che ammonterebbero a poco più di 68.000 euro. Ed invero, l’intimata spesa, al netto delle considerazioni precedenti, non può essere addebitata all’Olimpia Bitonto, la quale non ha prodotto – se non in minima parte – quei consumi. Senza contare che la ridetta circostanza, secondo i calcoli effettuati da esperti del settore a cui l’Olimpia Bitonto si è rivolta, sarebbe persino errata: difatti, il consumo totale relativo all’impianto sarebbe di gran lunga inferiore.
L’U.S.D. Olimpia Bitonto invita, dunque, a non stravolgere il reale accadimento dei fatti, come spesso avvenuto nel corso di questi mesi, e a non accusare ingiustamente la società senza aver preventivamente preso contezza della documentazione integrale degli atti. Infine, la scrivente associazione intende non esprimersi oltre su questa circostanza, così da permettere alle sedi competenti di svolgere serenamente il proprio lavoro e di risolvere, una volta per tutte, la vicenda.