Venerdì sera il Liceo Sylos ha tributato un omaggio insolito e prezioso alla Cattedrale che, concepita come luogo di culto e come spazio per discutere i problemi della città, nel corso dei secoli è stata protagonista della vita e dello sviluppo della città di Bitonto.
La Cattedrale ha raccontato se stessa e il suo fascino ineffabile attraverso la voce degli studenti del V anno del liceo classico. Essi hanno letto le bozze del libro “Il racconto nella pietra” del professor Nicola Pice, in uscita prossimamente nelle librerie, e le hanno sintetizzate per poter descrivere la Cattedrale di Bitonto e dei suoi capolavori.
Così in un video – il cui coordinamento scenografico è stato curato dalla professoressa Katia Galeazzi, con l’aiuto dei professori Francesco Brandi, Elena Ricchetti e Anna Mastronicola – proiettato all’inizio della serata, gli studenti si sono avvicendati e hanno scandagliato gli aspetti storici della costruzione della chiesa, la sua imponente facciata con i portali e il rosone, il pulpito, il fonte battesimale, l’altare, l’ambone, la cripta e il mosaico del Grifone. Anche il matroneo, solitamente chiuso al pubblico, è stato oggetto dell’appassionata descrizione del prof. Nicola Pice. La musica di Costantino Carrara al pianoforte e all’organo del viceparroco della Cattedrale, Don Rocco Daniele Priore, ha impreziosito il racconto e impresso ancora maggiore solennità all’esplorazione di questo superbo spazio architettonico.
Conclusa la proiezione del video, il professor Pice nella dedica del suo ultimo libro, “Il racconto nella pietra” a tutti i Bitontini ha sintetizzato il significato simbolico di questo evento: affidare ai giovani che amano la loro terra quanto di bello è stato creato nei secoli. Attraverso questo tour virtuale della Cattedrale, un misto di tutte le etnie che si sono impegnate a costruirla, si è voluto ribadire che insegnare a valorizzare , a custodire e a conservare il proprio patrimonio artistico significa rendere i cittadini di domani custodi e narratori della bellezza che vince il pregiudizio, la rassegnazione, l’omertà e la violenza in tutte le sue forme.