Il nome fa capire cosa vuole essere.
Un punto di riferimento.
Da ieri mattina Bitonto si è arricchita di un polo di ascolto, sostegno psicologico, mediazione e consulenza che si chiama “Il Faro”. La struttura è una ulteriore offerta di servizi che la cooperativa “Eughenia”, da 20 anni in prima linea con i minori a rischio devianza, offre all’interno del centro diurno. Sarà dotato di una moderna tecnologia quali impianti audio, video registrazioni per ascolti protetti, uno specchio unidirezionale e un setting accogliente per un ascolto che verrà realizzato da professionisti di comprovata esperienza. Gli ambienti saranno a disposizione anche delle Autorità giudiziarie, forze dell’ordine e centri specialistici del territorio. I professionisti che presteranno le loro competenze saranno al fianco di minori, coppie e famiglie, singoli e professionisti che avranno necessità di fruire di servizi quali la mediazione familiare, la negoziazione collaborativa, lo spazio neutro con incontri protetti e facilitanti, la mediazione civile e commerciale, la consulenza psicopedagogica, la mediazione penale, la psicologia e la psicoterapia, la coordinazione genitoriale e i gruppi di parola, la consulenza-mediazione scolastica, ascolto nei casi di violenza, abuso e maltrattamento. Avranno un ruolo fondamentale la consulenza pre-giudiziale al fine di promuovere una cultura non contenziosa, l’attività informativa per favorire scelte consapevoli e la formazione dei professionisti al fine di migliorare l’approccio motivato al lavoro e ai progetti di ricerca.
«Centri di questo genere – è la voce di Riccardo Greco, presidente del Tribunale dei minorenni di Bari e presente al taglio del nastro – sono utilissimi al territorio perché riescono a dare risorse che non sempre gli enti pubblici riescono a fornire, perché è compreso non solo una struttura, ma sono soprattutto offerti servizi con professionisti all’altezza dei loro compiti che riescono a dare in modo diversificato un apporto utilissimo ai minori, alle famiglie e non di meno ai giudici che di queste materie si devono occupare». «Per la nostra cooperativa – sottolinea Michele Bulzis, presidente del centro di ascolto – si aggiunge un altro tassello importante ai nostri 20 anni di storia. Il polo d’ascolto rappresenta la realizzazione di un sogno condiviso tra professionisti uniti dalla passione nel lavoro che quotidianamente svolgono e che vedono in questo luogo uno spazio dove accogliere in modo professionale i bisogni».