Navigando tra ponti e calli, un bitontino è approdato al Festival Internazionale del Cinema di Venezia.
Il nostro concittadino protagonista dell’impresa non di poco momento è Gianni Lillo.
L’eclegttico attore ha recitato nel profetico cortometraggio firmato dal regista venticinquenne Hleb Papou.
Si tratta del di lui saggio di diploma al Centro sperimentale di cinematografia, prodotto e presentato a Venezia tra i sette titoli della seconda edizione della sezione Sic@Sic, quella che la Settimana della critica dedica agli autori che non sono ancora approdati al lungometraggio.
Generoso, tenace e poliedrico tanto da coprire tutta la gamma dei ruoli, da quelli impegnati a quelli persin circensi, Gianni s’è ritrovato in una significativa opera che, precorrendo i tempi, ha raccontato lo sgombero di una palazzina occupata abusivamente da exyracomunitari ad opera della polizia.
Fra i celerini, un ragazzo nato in Italia da famiglia straniera: saranno i suoi gli occhi della cinepresa.
decisamente, una bella soddisfazione per l’ottimo Lillo, che di strada ne ha fatta dalla pubblicità iberica di un’auto alla città costrutta sopra l’acque salse, passando per “L’allenatore nel pallone 2” e svariate fiction televisive.