L’attività giurisdizionale quotidiana continua, inamovibile. Entri in tribunale e tutto sembra essere nella norma, anche se le sorti incerte di questa struttura affliggono gli addetti ai lavori.
Ieri, dalle ore 9.30 alle 12.30, il sit-in organizzato da Funzione Pubblica CGIL ha trovato l’adesione di tutto il personale del tribunale cittadino e degli avvocati, che hanno stilato un verbale per sospendere le udienze in corso nella mattinata.
La battaglia non è scaturita dal fatto che i lavoratori della giustizia non hanno nessuna intenzione di spostarsi dalla sezione distaccata bitontina, che potrebbe risultare ai più un fattore di comodità.
I cittadini non hanno ancora afferrato le ricadute che il provvedimento di chiusura potrebbe comportare: calo della qualità nell’erogazione dei servizi, tempi sempre più lunghi per la definizione dei processi, aggravio dei costi per raggiungere l’ufficio giudiziario più vicino. E sono molti i problemi logistici che presenta il polo forense di Modugno, partendo dalla difficoltà di raggiungere la sede tramite trasporto pubblico, dalla mancanza di un parcheggio adeguato e dall’impossibilità di effettuare modifiche strutturali all’interno dell’edificio che dovrà riorganizzare l’assetto in base al lavoro di ben 14 magistrati e di un bacino d’utenza allargato.
Queste caratteristiche non sembrano scarseggiare nella sede bitontina, oltre a vantare la presenza dell’aula bunker, la quale necessita di manutenzione straordinaria, che i cittadini continueranno a sovvenzionare dato che gli oneri dell’edificio sono a carico dell’amministrazione comunale.
A questo si aggiunge il disagio che determinerà la mobilità del personale giudiziario, causato già da tempo dalle carenze di organico, dal carico del lavoro e dalle scarse risorse disponibili.
Il TAR tiene a galla il tribunale. Ma per quanto tempo ancora?
Non è una battaglia di campanile, ma bisogna convincere l’Esecutivo che il Tribunale di Bitonto merita di tornare alla piena efficienza e questa battaglia non può limitarsi al personale e alle associazioni degli avvocati, ma deve coinvolgere l’intera cittadinanza.
Infatti, la mobilitazione non sembra finire qui, in quanto gli avvocati hanno annunciato ulteriori iniziative nei prossimi giorni.