“È una vergogna: la giustizia penale di Bari che si svolge in una tendopoli è un fatto imbarazzante, indecente, vergognoso. Di questo scempio, i responsabili ci sono e ce li riportano le cronache dei giornali di quegli anni: caro Presidente Emiliano, sarebbe il caso che lei si coprisse il capo di cenere e chiedesse scusa ai dipendenti, agli avvocati, ai magistrati e ai cittadini tutti per aver ostacolato deliberatamente la realizzazione della Cittadella della Giustizia. Si tratta, probabilmente, di una delle pagine più brutte della politica barese, che ha origini precise e precise responsabilità. Siamo al fianco degli operatori e dei cittadini, perché la giustizia è un servizio e un diritto. Si poteva evitare, certo che si poteva evitare perché la chance di non arrivare a questo punto c’era. Le immagini delle tende parlano da sole. Chi, invece, non parla è proprio l’allora sindaco di Bari, ora presidente della Regione. Un silenzio assordante”.