Scossone nella massima assise comunale. Il consigliere Domenico Nacci, eletto con la lista “Più SI” (180 voti), a sostegno del sindaco Francesco Paolo Ricci, si è dimesso dalla sua carica. Al posto di Nacci, in consiglio, entrerà Vincenzo Marrone – presidente della Confraternita Misericordia – eletto con la stessa lista, con 121 voti.
Una notizia che arrivata come un fulmine a ciel sereno, ma che lascia presagire l’arrivo di nuvole su questo settembre.
Voci di corridoio dicono che il consigliere – già assessore nella giunta di Michele Abbaticchio come assessore allo sport – avesse preannunciato al sindaco tempo fa della sua scelta, maturata in questi quattordici mesi.
Da un lato le solite sfoderate motivazioni personali – che coinvolgono il 99% dei dimissionari in tutta Italia – dall’altro ci potrebbe essere il mancato coinvolgimento da parte di Ricci (che ha trattenuto a sé la delega allo Sport) in questioni relative all’impiantistica sportiva e ad altre vicende legate ad un mondo in cui Nacci è sempre stato legato.
Tra l’altro la lista “Più sì” era l’unica ad essere rimasta senza un rappresentante politico all’interno della giunta comunale.
Il primo cittadino avrebbe preferito la presenza di altri consiglieri di maggioranza come “consulenti” esterni ed interni piuttosto che quella dell’ormai ex consigliere.
Stessa cosa accaduta anche all’ex assessore Rino Mangini, escluso dalle vicende legate alla Cultura (anche questa delega trattenuta da Ricci): il sindaco infatti, in più di una occasione, ha preferito la presenza “ombra” del già sindaco Nicola Pice per richieste e aiuti.
Ed è proprio Mangini che commenta sui social al collega: “Abbiamo vissuto una straordinaria ‘primavera’ (scrive riferendosi al periodo “Abbaticchiano”, ndr). Indelebile. Indimenticabile. Abbiamo donato, insieme, i migliori anni della nostra vita alla Comunità bitontina. Di quella “primavera”, ad occhio e croce, rimango solo io in consiglio comunale. Mi sento già un po’ più solo. Buona vita a te e auguri per i tuoi progetti di lavoro, che, ne sono certo, porteranno benefici anche alla città. Sei stato un ottimo compagno di cammino”.
Probabilmente i consiglieri si aspettavano un trattamento analogo a quello riservato a Nicola Acquafredda a cui, seppur restato consigliere semplice e senza extra compensi, è stato affidato un incarico di indirizzo e di controllo politico-amministrativo per il censimento mediante rilievo, analisi e mappatura degli immobili in stato di abbandono, degrado e/o costituenti pericolo per l’incolumità pubblica presenti nel centro storico cittadino.
Che sia solo il primo di una lunga serie di trambusti per il sindaco?