Ieri al comune di Bitonto e il 14 gennaio al comune di
Palo hanno preso il via i tavoli di concertazione per il Piano Sociale di Zona.
In questa occasione, ha preso parte agli incontri, il
nuovo dirigente del sesto settore di
Bitonto Andrea Foti: marchigiano
d’origine ha lavorato per lungo tempo al comune di Bari.
Le giornate di discussione sono state divise per ordini
tematici in base agli interventi che il PSZ andrà a svolgere: si è parlato di infanzia, povertà e si parlerà oggi pomeriggio alle 16.00 nella Sala degli
specchi di disabilità.
Proposte positive sono emerse dalla giornata a Palo, dove è
stato proposto un intervento contro la dispersione scolastica “Unità di strada” per intercettare i
gruppi di ragazzi che si allontanano dall’istruzione; la continuazione del
progetto “Chiccolino” per i minori a
rischio devianza e coinvolti, già in tenera età, nel penale. È giunta anche una
proposta per l’allargamento del doposcuola
ludico così da favorire l’interesse allo studio e per tenere al sicuro i
ragazzi.
Per le povertà il dibattito è stato molto acceso.
Ecco. “Le” povertà, oramai, si stanno moltiplicando e
diversificando sempre più nel tempo e non sempre si riesce ad individuarle
nella maniera più idonea.
Si trovano ora non solo in chi ha perso il lavoro ed è
disoccupato, ma anche in chi, purtroppo, si vede venire a mancare beni primari quali
quelli del cibo e dell’abbigliamento, un’improvvisa miseria che rende davvero poco dignitose le
situazioni di molte famiglie.
È emersa da parte di tutte le associazioni di genere
presenti l’esigenza di voler fare rete e informatizzare in database i contatti di tutte le persone che a loro ricorrono.
Ingente, poi, è il numero di donne madri che si
rivolgono alle associazioni, spesso in stato di semianalfabetismo, che non sono in
grado di compilare un curriculum vitae.
Purtroppo, da contraltare a queste situazioni ci sono
coloro che, nonostante la povertà che li contraddistingue, continuano ad essere affetti da ludopatie –
gioco d’azzardo, gratta e vinci, lotto e tutte queste diavolerie – e, ancor più
spesso, salveranno il tuo
numero su un ultimissimo smartphone.
Certo è che, come ha sottolineato il consigliere Francesco Ricci, «gli uffici comunali si rendono conto con le visite domiciliari della
vera condizione dei cittadini richiedenti».
«Bisogna
pensare – ha concluso Ricci – ad interventi più rapidi. Agire con dotazioni precise all’interno delle
strutture scolastiche sempre più sole. Dobbiamo far fronte a tutte quelle
persone che non hanno il coraggio di chiedere aiuto: non possiamo disperdere le
forze, piuttosto, è giusto razionalizzarle».
Dello stesso parere Giovanni Ciccarone che
ha sottolineato l’importanza di agire con fiducia mediante strumenti adeguati.
D’accordo anche Francesco Toscano e Filippo
D’Acciò: «solo attraverso una reale
collaborazione e sinergia sociale arriveranno risposte dalla politica».
Al netto, le forze non sono moltissime per dar sostegno
ad ogni singolo potenziale intervento ma bisogna impegnarsi al meglio per
gestire cifre: dal Fondo Nazionale
Politiche Sociali giungono 275.047,77 €, 189.081,09 € dal Fondo Globale Socio Assistenziale 2013 e
altri 621.889,93 € giungono unitamente dal comune
di Bitonto (€ 414.593,29) e dal comune
di Palo (€ 207.296,64).