Mettere in sicurezza, una volta per tutte, la strada provinciale 156 che collega Bitonto all’aeroporto di Bari-Palese e con l’ospedale san Paolo.
Francesco Natilla, ultimo arrivato in Consiglio comunale, torna a riaccendere i riflettori su una arteria, quale è appunto la sp 156, di fondamentale importanza strategica, ma oggetto molto spesso di incidenti mortali e finita sul banco degli imputati come strada non molto sicura per i viaggiatori.
“Torno per l’ennesima volta – dopo tanti, reiterati ma inascoltati interventi – a sollecitare, in qualità di amministratore della municipalità di Bitonto, interventi di estrema urgenza della Città Metropolitana per la messa in sicurezza della strada provinciale 156, che collega Bitonto all’aeroporto di Palese e all’ospedale San Paolo, presidio sanitario di riferimento non solo della collettività bitontina ma anche delle comunità di Palo, Bitetto e Grumo.
Mi rivolgo in particolare – è la nota diffusa su Facebook dal consigliere comunale – al sindaco metropolitano, Antonio Decaro e al sindaco di Bitonto sollecitando la realizzazione tempestiva, ad horas, delle misure indispensabili per scongiurare conseguenze drammatiche.
La pericolosità di un’arteria soggetta a un traffico particolarmente intenso, è aggravata dalla carenza assoluta di illuminazione, dallo stato di degrado della pavimentazione stradale e dalla mancanza di guardrail e occhi di gatto rifrangenti a bordo strada, in aggiunta all’assenza della minima segnaletica orizzontale.
Percorrere il tratto nelle ore serali e notturne espone gli utenti estradali a criticità di ogni genere e a pericoli inaccettabili.
Nel ricordare che sentenze della Cassazione fanno ricadere sugli Enti Locali competenti la responsabilità di sinistri causati da condizioni d’insicurezza e cattiva manutenzione delle strade, chiedo di procedere con ogni possibile urgenza all’esecuzione di progetti eventualmente esistenti”.
Qual è la richiesta, allora? “Adottare in tempi rapidi un progetto esecutivo e assicurarne il relativo finanziamento, per garantire la totale illuminazione dell’intero tratto di 4/5 chilometri del tracciato, munirlo di occhi di gatto su entrambi i lati e predisporre la necessaria segnaletica orizzontale sulla pavimentazione stradale”.