Una chiamata a raccolta di tutti gli operatori economici per mettere in campo la solidarietà alimentare, davvero fondamentale affinchè nessuno si possa sentire indietro in questo periodo così difficile e particolare.
Da Palazzo Gentile, allora, anche in virtù dei 480mila euro che arriveranno dal Governo e dalla Protezione civile, hanno deciso di provvedere alla formazione di un elenco aperto di operatori economici esercenti l’attività di commercio al dettaglio di beni alimentari disponibili a collaborare all’attuazione delle misure urgenti di solidarietà alimentare, attraverso il sistema dei buoni spesa.
Per questo motivo, allora, nella giornata di ieri è stato pubblicato un apposito Avviso Pubblico (senza scadenza) con cui si invitano gli esercenti di attività di vendita di generi alimentari presenti sul territorio di Bitonto e frazioni a manifestare la propria disponibilità.
Si potrà fornire inviando la documentazione – manifestazione di interesse debitamente sottoscritta, corredata da fotocopia documento di identità del titolare dell’esercizio commerciale, allegato privacy sottoscritto per accettazione – all’indirizzo soccorsoalimentare@comune.bitonto.ba.it, e un primo elenco sarà pubblicato già lunedì 6 aprile, e sarà oggetto di modifiche e integrazioni a seconda delle adesioni che arriveranno.
Da corso Vittorio Emanuele fanno sapere, inoltre, che “al fine di attuare tempestivamente le misure di sostegno alimentare, i buoni spesa sono rappresentati da “buoni cartacei”, rilasciati dall’ufficio Servizi sociali, del valore nominale di 25 euro, Iva inclusa. L’esercente all’atto della negoziazione rilascia all’acquirente lo scontrino e trattiene il buono spesa. A cadenza quindicinale, l’esercente trasmette all’ufficio servizi sociali la richiesta di pagamento dei buoni cartacei acquisiti, emettendo la fattura elettronica per un importo pari al valore dei buoni rendicontati, e inviando all’ufficio servizi sociali una distinta analitica con allegati i buoni cartacei oggetto di fatturazione”.
Si sottolinea, inoltre, che “i buoni spesa non sono utilizzabili come denaro contante e non danno diritto a resto in contanti. L’utilizzo di tali buoni spesa comporta l’obbligo per il fruitore di regolare in contanti l’eventuale differenza in eccesso tra il valore nominale del buono e il prezzo dei beni acquistati”.
“Come Comune – sottolinea l’assessore al Welfare Gaetano De Palma – abbiamo deciso di emettere noi stessi i buoni pasto con dispositivi anticontraffazione e, oltre all’Avviso Pubblico pubblicato ieri, oggi ne pubblicheremo un altro dove elencheremo requisiti oggettivi e le modalità per far sì che i cittadini possano accedere alle misure in essere, e anche quelle che metterà in campo il Governo. Consigliamo ai beneficiari, una volta vista la lista degli esercenti che hanno deciso di sposare questa iniziativa, di recarsi in quello più vicino alla propria abitazione, e invitiamo gli stessi operatori economici ad applicare una scontistica dove è possibile”.
In tema di solidarietà, l’ex presidente del Consiglio comunale spende più di una parola di elogio per “il grande cuore dei cittadini di Bitonto, Palombaio e Mariotto, che con ogni mezzo e intervento, stanno sostenendo la parte più disagiata e fragile della nostra comunità, a tutti gli esercenti e alle piccole e grandi catene di distribuzione, al Banco Opere di carità e alle associazioni di volontariato”.
E, ovviamente, ora più che mai, all’intera struttura dei Servizi sociali, “che sta dando prova di efficienza, umanità e senso di attaccamento al territorio e a chi sta vivendo questo particolare momento di difficoltà”