I progetti accolti sono ben undici. Sette sono della fondazione “Opera Santi Medici Cosma e Damiano”, due del Comune, uno dell’Azienda servizi alla persona “Maria Cristina di Savoia” e uno della Fondazione De Palo Ungaro.
Cinquantasei, invece, i ragazzi che saranno impegnati in queste esperienze lavorative, tutte distribuite tra i Centri culturali della città, sociali e di accoglienza.
Il via libera è arrivato ieri l’altro dalla Regione Puglia, che ha pubblicato la graduatoria delle prossime iniziative per il Servizio civile 2017, che probabilmente non partiranno prima della fine dell’estate. Per un totale complessivo di volontari di 924, con uno stipendio mensile di 433,80 euro per un anno. Possono partecipare i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 18 e i 28 anni.
La domanda di partecipazione può essere consegnata entro il 26 giugno.
Dagli uffici regionali c’è stato il disco verde per ben sette proposte presentate dall’ente presieduto da don Vito Piccinonna: NON UNO DI MENO (sostegno scolastico) 7 posti; DA’ CA(O)LORE ALLA VITA (casa alloggio) 3 posti; CRESCIAMO INSIEME (casa di accoglienza) 2 posti; PANE AMORE E…CONDIVISIONE (Mensa) 4 posti; SIAMO UOMINI O…TEATRANTI? (AUDITORIUM) 2 posti; DALLA CURA AL PRENDERSI CURA (Hospice) 2 posti.
Per Palazzo Gentile sono stati due i progetti ammessi: “CULTURANDO” con dieci volontari, e “BITONTO DIVERSA_MENTE” che vedrà altrettanti ragazzi impegnati, mentre il progetto della Fondazione De Palo Ungaro è “Bonum Totum” e si avvale della partecipazione di sei ragazzi.
Si chiama “R_ESISTO”, infine, la proposta dell’Asp “Maria Cristina di Savoia” di Vito Masciale, e anche qui i giovani coinvolti saranno dieci.
“Ancora una volta il Comune di Bitonto – ha sottolineato il sindaco Michele Abbaticchio – tra i primi dieci posti nella graduatoria della Regione Puglia per finanziamenti che serviranno a offrire un’esperienza lavorativa ad altri 20 ragazzi, presso i centri sociali (progetto espressamente dedicato alle diverse abilità in collaborazione con la rete del volontariato) ed i nostri beni culturali”.