La novità – pesante, qualora davvero dovesse vedere la luce – l’avevamo già annunciata cinque mesi fa.
Bitonto, in un tempo non ancora decifrato e decifrabile, potrebbe avere addirittura un secondo casello autostradale. A servizio dell’asse produttivo e industriale della strada provinciale 231, della zona ASI e dello sbocco al porto di Bari. Dovrebbe essere “camionale”, perché porterà tutti i mezzi industriali a sceglierlo come infrastruttura privilegiata per accedere alla zona industriale di Modugno e persino al porto del capoluogo di Regione (clicca qui per articolo https://bit.ly/3G8kIGf).
Per il momento – e lo abbiamo già detto – abbiamo soltanto il nome del progetto – “Strada del Levante”-, la mente (quindi la Città metropolitana di Bari), i primi passi attuativi, leggasi Conferenza di servizi svoltasi sempre a luglio e uno schema di convenzione. Quello licenziato dal Consiglio comunale di lunedì, con il quale si prende atto di altri 830mila euro dedicati all’allungamento del tratto a quattro corsie dal ponte di via Palo fino a via Abbaticchio, una nuova rotatoria in corrispondenza di quell’incrocio e altre due rotatorie in corrispondenza dell’incrocio con via Ammiraglio Vacca e via Palombaio. E, appunto, un nuovo casello autostradale e il raddoppio delle corsie della strada provinciale 156.
Significa, allora, che “la strada provinciale per Modugno – è la convinzione del sindaco Michele Abbaticchio – diventerà asse strategico per una nuova area industriale più moderna ed ecologicamente sostenibile.