L’Assessorato all’ambiente del Comune di Bitonto informa che, dal 21 agosto 2014, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 116/2014 di conversione del Decreto “Competitività” (D.L. 91/2014), sono entrate in vigore le sanzioni per la commercializzazione e l’utilizzo dei sacchetti di plastica monouso per l’asporto merci (shoppers) non biodegradabili e compostabili, già previste nella Legge 28/2012.
La norma, che interessa tutti gli esercizi commerciali, gli ambulanti e i cittadini, rispondendo alla volontà del Governo italiano di introdurre azioni concrete per ridurre le emissioni di CO2 e favorire lo sviluppo di materiali eco-compatibili dalla chimica verde, stabilisce l’immediato divieto di commercializzare, vendere, distribuire (anche gratuitamente) o utilizzare le buste di plastica non biodegradabili e che non rispettino la normativa europea.
La legge non riguarda, quindi, solo i commercianti ma potenzialmente chiunque distribuisca o utilizzi sacchetti in plastica monouso non biodegradabili e compostabili (in particolare non conformi alla norma europea EN 13432:2002), che vanno pertanto eliminati dalla circolazione e smaltiti nel contenitore per la plastica (cassonetto giallo), per essere avviati al processo di recupero delle materie plastiche.
La sanzione amministrativa prevista per i trasgressori va da 2.500 euro a 25.000 euro, e può essere aumentata fino al quadruplo del massimo (100mila euro), se la violazione del divieto riguarda “quantità ingenti” di sacchetti oppure un valore della merce superiore al 20 per cento del fatturato del trasgressore.
Le legge prevede che la competenza per le sanzioni è in capo alle autorità di controllo, che possono svolgere funzioni di polizia amministrativa.
I proprietari di esercizi commerciali, i venditori ambulanti e i cittadini, che, nella propria attività, conservino, distribuiscano, anche gratuitamente, o utilizzino sacchetti di plastica, sono pertanto invitati ad osservare la normativa, munendosi, nel minor tempo possibile, di sacchetti biodegradabili e/o di carta, iuta, fibre naturali o stoffa.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla Polizia locale, all’Ufficio Ambiente o all’Azienda Servizi Vari.