Quaranta
milioni di euro per riqualificare e mettere in sicurezza le periferie
della Città metropolitana. Anche quella bitontina.
La
Città metropolitana barese ha risposto al bando pubblicato un paio
di mesi fa dalla presidenza del Consiglio dei ministri, eche stanzia 500
milioni per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferiedelle
Città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia. Un avviso
che finanzia programmi di intervento integrati tesi al miglioramento
delle condizioni dei contesti urbani segnati da degrado edilizio,
marginalità fisica, economica e sociale.
Il
bando prevede due ipotesi non alternative di candidatura: una
proposta riferita al territorio della Città metropolitana, sino a un
massimo di 40milioni di euro di finanziamento, e una al Comune
capoluogo, per non oltre 18 milioni.
Due
ipotesi perseguibili parallelamente ma che, insistendo sulla stessa
dotazione finanziaria,
avrebbero inevitabilmente creato una competizione tra la candidatura
del capoluogo e quella della Città metropolitana, alimentando il
rischio di esclusione di una delle due proposte.
“Per
questo motivo – commenta Antonio Decaro, primo cittadino barese e metropolitano – abbiamo
deciso di fare sintesi ed elaborare un programma unico per le
periferie dell’area metropolitana di Bari cercando
di valorizzare le istanze locali, le aspettative delle comunità e
lavorando sul tema dell’identità e della relazione, due esigenze
che caratterizzano fortemente i nostri tessuti periferici. E per
realizzare questa ambiziosa candidatura abbiamo messo in moto un
processo complesso di co-pianificazione, co-progettazione e
partecipazione di tutti i 41 Comuni dell’area, individuando come
tema conduttore la qualificazione dello spazio pubblico aperto”.
Ecco
perché, allora, da via Spalato hanno pensato di presentare a Roma unprogramma
integrato di 36 interventi strategici a scala locale sullo
spazio pubblico – si chiama “Periferie
aperte”,
e una forte azione di sistema metropolitana sul tema dell’identità.
Per un finanziamento richiesto pari a circa 40 milioni di euro, anche se soltanto la metà dei progetti sarà finanziato.
“Siamo
molto soddisfatti – sottolinea
il vicesindaco metropolitano nonché sindaco di Bitonto, Michele
Abbaticchio – dello
sforzo di coordinamento che la Città metropolitana sta conducendo
per questa candidatura e
per tutte le altre opportunità di finanziamento, e ringrazio
sinceramente i sindaci e gli uffici tecnici che stanno lavorando
alacremente ad agosto per dare qualità e competitività alla
proposta”.
Abbaticchio
non ha dimenticato Bitonto e le sue periferie, con un progetto dal
costo di due milioni di euro.
“La
nostra idea come amministrazione comunale – afferma
– è
quella di realizzare parchi urbani attrezzati e video sorvegliati in
tutte le aree pubbliche della zona 167, in primis in via Berlinguer.
Una
volta realizzati, poi, i parchi verranno utilizzati anche per esporre
le opere d’arte dei ragazzi e degli artisti locali, in un’ottica di
riappropriazione degli spazi cittadini”.