Via l’erba alta fino a due metri e con questa, si spera, anche topi e insetti che infestavano la zona.
Ripulito, dopo la segnalazione dei cittadini, il campo incolto in via Mirabella.
Come spiegato nei giorni scorsi dal sindaco Francesco Paolo Ricci, il terreno è di proprietà di una società barese, che si fa carico periodicamente dei lavori di rimessa in sicurezza, e solo in piccolissima parte comunale.
La sorte del campo, però, è comune a quella di molte altre aree incolte della città inserite nella cosiddetta zona F.
Un vincolo che quindi impedisce la realizzazione di opere di edilizia privata, salvo cambio di destinazione, ma limita anche il Comune stesso che non dispone delle risorse necessarie per poter procedere all’esproprio.
Le stesse, infatti, secondo il D.M. 2/4/68 n. 1444, possono essere destinate solo ad attrezzature ed impianti di interesse generale. Vale a dire parchi pubblici, urbani con attrezzature ricreative o per le attività sportive, scuole, attrezzature culturali e religiose, attrezzature sanitarie, assistenziali, pubblici uffici o area cimiteriale.
La soluzione per i residenti di via Mirabella però potrebbe essere vicina.
La società barese, proprietaria del terreno, sembrerebbe infatti intenzionata a strappare definitivamente dal degrado il campo per poter avviare lì un nuovo progetto. Un interesse che fan ben sperare tutta la città, ma che al momento non si è ancora concretizzato in una proposta. Nessun progetto sarebbe stato infatti ancora sottoposto al vaglio di Palazzo Gentile, a cui toccherà eventualmente dar il via al procedimento e avviare un accordo di programma.