Oggi, 7 giugno, e domani Bitonto sarà protagonista del meeting portoghese di “ReWIND – Rehabilitation Way In New Directions“, uno dei progetti italiani ed il primo in Europa, finanziati dalla Commissione Europea nell’ambito dell’edizione 2014 del programma “Drugs policy initiatives”, che promuove progetti transnazionali in materia di politiche per il contrasto alla droga.
Dopo il kick off meeting tenutosi a Bitonto, presso la Cooperativa Sociale “Eughenia” capofila e coordinatrice del progetto, i meeting a Budapest e Timisoara e i quattro staff meeting di Torino, l’ultima tappa è, appunto, in Portogallo.
Il progetto è incentrato sulla ricerca delle best practices che mirano a sviluppare un programma di riabilitazione e reintegrazione per i minori dell’area penale che fanno uso o abuso di droghe, ma anche in un intervento precoce di contrasto alla devianza, in accordo con una equipe specializzata.
Gli specialisti intervengono su tutte le condizioni che possono favorire questi “cambi di rotta”, considerando l’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti, prestando attenzione alla situazione globale dei minori e al loro ambiente famigliare, offrendo consigli ai giovani e alle loro famiglie, anche in casi di uso non problematico di sostanze.
Quindi, attori centrali del processo di riabilitazione e post riabilitazione, non sono soltanto i ragazzi, ma anche per le loro famiglie: l’obiettivo è evitare la “ricaduta” dei soggetti a rischio, attraverso una mappatura ed un approfondimento delle migliori pratiche attualmente in uso in Europa e la messa a punto di un vademecum operativo strutturato per ottimizzare le procedure in uso nelle strutture socio – sanitarie sia pubbliche che private che hanno in carico i minori.
Il test pilota è stato effettuato su un campione di 70 ragazzi (35 di Bitonto e 35 di Torino) in accordo con i dipartimenti delle ASL e Uffici dei Servizi Sociali Minorenni (USSM) del Ministero della Giustizia di Bari e Torino: «La speranza è portare a casa una procedura testata ed innovativa, di valenza europea, che sia ad esclusivo vantaggio dei minori e delle loro famiglie. La forza di “ReWind” sarà il lavoro di sinergia creato tra pubblico e privato», ha commento il coordinatore del progetto dott. Michele Bulzis, esperto delle politiche sociali minorili.