La situazione è sempre la stessa capitata altre volte.
Da un lato ci sono i fatti. E questi dicono che il ponte sulla Sp231, direzione Terlizzi e Foggia, all’incrocio con la Poligonale bitontina, è diventato, al tempo stesso, famigerato e un’altra brutta pagina di politica. Atteso per anni, ecco che finalmente si decide di avviare i lavori, poi si interrompono più e più volte, e quindi attesa e sdegno aumentano. Con la consapevolezza che tutto sembra una presa in giro. E, sempre i fatti, raccontano che sono otto anni che quella fondamentale infrastruttura è ancora al palo.
Perché? Tutto – per lo meno la storia recente, parte nel 2011, e cioè dalla gara d’appalto vinta dall’associazione temporanea d’impresa dalla SACI Srl e Di Costanzo Segnaletica Srl. Due anni dopo, la SACI Srl vende un ramo d’azienda con relativa gara vinta, alla RGN Costruzioni Srl.
La neoentrata azienda si rende subito conto che c’è un errore progettuale, subito fatto presente alla Provincia. Opera ferma, allora, e soltanto nel 2016 la Città metropolitana di Bari dà il via libera al nuovo progetto di variante. Nel frattempo accade, però, che la Di Costanzo Segnaletica Srl va in liquidazione, non ha interesse a regolarizzare il Documento unico di regolarità contributiva (Durc) nè tantomeno le attestazioni varie, e chiaramente rende ancora più grave la situazione. “In realtà – spiega su Facebook Sabrina Ragno, proprio della RGN Costruzioni – non ci sono colpe, purtroppo intoppi burocratici, che noi, il dirigente della Città Metropolitana, il Responsabile unico del procedimento e il direttore dei lavori stiamo cercando di risolvere vendendo l’anima anche al diavolo”.
Dall’altro ci sono le parole. Che fanno rima con promesse, impegni vari, e il classico gioco delle parti. Che però, a volte, fanno in modo di far smuovere proprio i fatti e comunque far tornare a brillare di luce naturale alcune situazioni sulle quali era caduto il buio pesto.
Ed è stato il già vicesindaco e attuale consigliere regionale, Domenico Damascelli, a riaccendere i riflettori proprio sul ponte (clicca qui per articolo https://bit.ly/2WpzEIU) chiedendo un incontro con tutti gli attori interessati per fare il punto della situazione.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Michele Abbaticchio, ovviamente sulla propria pagina Facebook. “Non vorrei che, come tutti i grandi problemi di questa città (risolti ed irrisolti), si parli nel chiasso generale per nascondere le responsabilità reali, mentre magari qualche cretino (tipo lo scrivente ed alcuni cittadini del comitato zona artigianale ) ci perdono il fegato da anni.
La realizzazione del ponte di via Terlizzi è stata affidata dalla allora Provincia di Bari, all’inizio del mio mandato, a una azienda.
Il rapporto giuridico tra Provincia e azienda è stato supportato finanziamente con una quota dedicata dal Comune di Bitonto.
L’azienda ha lavorato e, ad un certo punto, ha bloccato l’opera per problemi che la Città metropolitana di Bari contesta nell’unica persona che, per legge, può e deve controllare la realizzazione. Ovvero, il dirigente metropolitano addetto alla viabilità.
Secondo quest’ultimo, l’impresa deve concludere l’ultima parte dell’opera senza se e senza ma, alle condizioni del contratto.
Tutte le carte sono state messe a disposizione, il dirigente suddetto ha incontrato, su mia richiesta, tutti i politici e il comitato stesso che hanno voluto verificare, dando piena soddisfazione.
E continuerà a farlo, ma una cosa è certa: o l’impresa conclude il suo lavoro, o si dovrà rifare una gara a avvenuta rescissione contrattuale per finire questo intervento che sta costando tempi, soldi e dolore.
Altri argomenti o proposte, in regime di lavori in corso, non sarebbero, per legge, legittimi.
Sarebbero solo delle prese in giro”.