Assolutamente condivisibile la mobilitazione per la difesa del Made in Italy che si terrà oggi a Catania, con la partecipazione di migliaia di imprenditori agricoltori.
L’iniziativa è finalizzata a difendere l’olio italiano dall’invasione di olio tunisino, autorizzato dall’Unione europea per sostenere l’agricoltura tunisina in grave difficoltà. La manifesta si tiene simbolicamente in Sicilia, che è la seconda regione produttrice di olio di oliva in Italia dopo la Puglia.
L’approvazione dell’Europarlamento, che arriverà nelle prossime ore, è una scelta favorirà poco i produttori tunisini, ma di sicuro danneggia quelli italiani, provocando fra l’altro l’aumento delle frodi a danno dei consumatori.
Già nel 2015 in Italia sono aumentate del 481% le importazioni dell’olio di oliva della Tunisia.
Le nuove importazioni andrebbero ad aggiungersi alle attuali 56.700 tonnellate a dazio zero già previste dall’accordo di associazione Ue-Tunisia, portando il totale degli arrivi “agevolati” annuale oltre quota 90mila tonnellate, praticamente tutto l’import in Italia dal Paese africano.
La difesa del Made in Italy è oggi più che mai di straordinaria importanza.
È assolutamente necessario che il consumatore venga messo in condizione di riconoscere le qualità delle produzioni italiane, che sono eccellenze che non hanno uguali nel mondo.
E che quelle straniere non debbano in alcun modo confondersi con le nostre produzioni.