Il “colore” della nostra Regione. “Il testo completo (del nuovo Dpcm, ndr) mi è arrivato pochi minuti fa e ancora non sappiamo il succo di tutta la questione: cioè la classificazione delle Regioni e le varie fasce”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco, durante la trasmissione “Un giorno da pecora” su Rai Radio1. “Ha capito di che colore sarà la Puglia?“, chiedono i conduttori: “Non ancora” – e aggiunge – “noi saremo nel colore intermedio, fra un arancione e un verde. Un arancione un po’ chiaro”. Ma ancora restano da capire varie questioni: “Ancora non abbiamo capito, per esempio, se questa valutazione è stata fatta sui dati presentati la scorsa settimana o sui dati aggiornati, perché noi questi dati li aggiorniamo in continuazione. Però non so la cabina di regia ministeriale quali dati prenderà oggi per fare questo tipo di classificazione”.
Il dato di Rt. “Il famoso Rt che dovrebbe far classificare le regioni, nella nostra regione è intorno all’1,5: in qualche provincia un po’ di più, in qualche provincia un po’ di meno. Quindi siamo border line”, ha aggiunto Lopalco. I dati, genericamente, vengono aggiornati il giovedì di ogni settimana e pubblicati il giorno successivo, dunque domani ci potrebbe essere in un Rt diverso da quello della scorsa settimana: “Sì – ha risposto Lopalco -. Potrebbe anche essere così, perché è un dato dinamico cambia giorno dopo giorno“.
Il nuovo Dpcm farà calare i contagi. “Se lo farà lo farà tra 10-15 giorni, non subito – aggiunge l’epidemiologo -. Credo sia un decreto ultimo, col fatto che si sia modulato nelle varie fasi, nelle varie Regioni, questo dovrebbe essere un evento finale in termini di decretazione”
Durata della pandemia. “Mediamente un’ondata pandemica dura tra le 7 e le 8 settimane, un paio di mesi, a partire da quando inizia nelle singole regioni. Ad esempio in Puglia diciamo che è partita un paio di settimane fa, quindi abbiamo almeno altre 6 settimane di stress”.
Il periodo natalizio. “Speriamo che a Natale siamo in fase di discesa”. La curva della seconda ondata “in Puglia è partita un paio di settimane fa, abbiamo almeno altre sei settimane ancora di stress”. Sui cenoni l’epidemiologo non si sbilancia: “Dipende da quanto sia vasta la famiglia – ha spiegato -. Se penso alle nostre belle famiglie meridionali con 20 persona a tavola, la vedo difficile: il criterio è che la nostra socialità dovrebbe essere ridotta a 6-7 persone”.
La scuola. La Puglia riaprirà le scuole “perché alle Regioni è stato tolto il potere di estendere le misure restrittive, il nuovo Dpcm non dà queste possibilità”. “Siamo tuttora convinti che le scuole siano un fortissimo volano di circolazione del virus. C’è anche da dire che nel momento in cui al di fuori della scuola subentra un lockdown, per cui quando poi questi bambini tornano a casa le famiglie sono ferme, non ci sono incontri, non ci sono feste, non ci sono i compleanni, allora effettivamente all’interno della scuola (soprattutto essendo bambini piccoli) le occasioni di contagio si riducono un po’”.
Sul coprifuoco. “In questo momento nella stragrande maggioranza delle città italiane dopo le 22 c’è ben poco movimento. Si sarebbe dovuto un po’ anticipare. Magari alle 21, dando la possibilità di tornare a casa. Insomma, il messaggio è ‘a nanna dopo Carosello’. Una misura del genere non può basarsi su dati scientifici– ha aggiunto – bisognerebbe interpellare i sociologi. Io credo che questo sia una misura che abbia soprattutto un potere comunicativo, e voglia dire: dopo che siete stati al lavoro bisogna tornare a casa e non bisogna uscire”.