Per Natale, Bitonto (non solo) rischia di restare in mutande.
Anzi, no. Forse non arrivano nemmeno quelle.
Ieri Gianluigi Cimmino, amministratore delegato di Yamamay – azienda lombarda di biancheria intima -, ha dichiarato a Repubblica e sull’Huffington Post che a causa della protesta dei Forconi che sta bloccando l’Italia si rischia di non far giungere gli approvvigionamenti dei negozi di intio in tutto il Paese.
E aggiunge: «Abbiamo 100mila capi prodotti da terzisti italiani, in Lombardia e Puglia dove c’è un grande polo manifatturiero dell’intimo nella zona di Andria e Bitonto, che sono fermi sui camion lungo le strade e nei depositi perché fuori dai maggiori spedizionieri ci sono picchetti dei Forconi che bloccano il passaggio».
Insomma, per le feste chi aveva deciso di rivolgersi in quel punto vendita per boxer, magliette, reggiseni e quant’altro potrebbe non trovare una gran scelta e fornitura di materiale.
La protesta pare stia strumentalizzando la crisi, si sta sfruttando questa gente per fare un ulteriore danno all’Italia già in ginocchio.
Ora, senza nemmeno più le mutande.
Per fortuna, almeno a noi, resta “Trombetta”…