Crescono del 25% le vendite di olio extravergine di oliva in Puglia durante le festività, con 9 famiglie su 10 che lo consumano ogni giorno e una crescente attenzione verso il prodotto di qualità in cima alla top ten dei regali gastronomici più ricercati e molto attesi. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dell’andamento delle vendite di olio EVO in aziende olivicole, frantoi e mercati contadini.
Anche all’estero sono balzate del +40% in valore le vendite di olio d’oliva Made in Puglia nel mondo – aggiunge Coldiretti Puglia – nonostante i cambiamenti climatici che pesano sulla produzione regionale e le tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina.
“Sta rispondendo bene il mercato all’olio extra vergine di oliva tricolore, con il 75% dei consumatori che si dichiara propenso all’acquisto se si tratta di prodotto italiano e la maggioranza assoluta dichiara che al momento di acquistare un olio extravergine d’oliva non bada al prezzo per avere la massima qualità”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
I consumatori usano in media 8 chili a testa di olio extravergine di oliva e ogni famiglia spende in media 117 euro all’anno per acquistare olio d’oliva che è anche l’alimento più popolare sulle tavole nazionali, addirittura più di pane e pasta, utilizzato da oltre il 97% degli italiani nell’ultimo anno, secondo un’analisi di Coldiretti sui dati Istat sugli stili alimentari con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative come la Evo School di Unaprol che forma gli esperti dell’olio del ventunesimo secolo.
“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo – aggiunge il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”, tiene a precisare Muraglia.
Nel 2022 a pesare su aziende agricole e frantoi sono i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per la banda stagnata, secondo l’analisi Coldiretti e Unaprol. Olivicoltori e frantoiani sono costretti a fronteggiare l’incremento dell’elettricità, i cui costi sono quintuplicati.
Un olio extravergine di oliva di qualità – conclude Coldiretti Puglia – deve essere profumato all’esame olfattivo deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute.