Maria Teresa Mastrodonato ha cuore randagio ed è cittadina del mondo. Si dirà: non è l’unica. E poi: perché si è messa a girare per il pianeta questa creatura ribelle e speciale? Chissà qual è mistero nasconderà il suo vagabondare per questo dedalo inestricabile che è l’orbe che calpestiamo ogni giorno…
È presto detto. Mitra – nessuna paura, è il suo pseudonimo artistico -, in realtà è un cammino da sempre, ma non in busca di chissà quale tesoro. No, le interessano pietruzze che simboleggiano le forze che ognuno ha dentro e nessuno sa d’avere, ma di pietre filosofali non vuole saperne. Lei è da sempre alla scoperta del suo cuore, che è sempre lo stesso quale che sia la latitudine che lo ospiti. Le sue tracce rap – intriga lo stile che miscela italiano, inglese e dialetto bitontino – come ‘Roba fresca”, l’ultima comparsa su Youtube da qualche giorno, sono toste e lasciano il segno proprio perché questa artista imprevedibile e ruvida, canta versi che spaccano senza mettere maschera alcuna e s’adira se vede tutt’intorno ragazzi svuotati d’ogni sogno. Così, lei canta con ancor più rabbia e vorrebbe svegliarli tutti questi suoi coetanei imbozzolati in un incubo stordente. E, nel frattempo, Maria Teresa continua a vivere secondo passione e verità. E non la ferma nessuno, un po’ perché nessuno potrebbe e un po’ perché è meglio così. Ha da finire di scrivere quel quaderno fatato che si ritrovò fra le mani dopo una notte tormentosa. Grazie di tutto, Mitra, e non smettere mai di “sparare” i battiti del tuo coraggioso cuore…