Un assegno da 115mila euro per il restyling, completo o parziale, di alcune arterie stradali e persino qualche marciapiede.
È la somma licenziata qualche giorno fa da Palazzo Gentile con il disco verde della giunta comunale per affrontare – sicuramente non risolvere – l’annosa e atavica questione della manutenzione stradale.
Anche grazie alle insistenti richieste dei cittadini, l’Ufficio tecnico ha predisposto un Piano di interventi in base alle priorità riscontrate, “non esaustivo di tutte le problematiche presenti sulla viabilità cittadina”, per un importo complessivo di 115mila euro, interamente fondi comunali ricavati con i proventi dei titoli abilitativi edilizi.
Da corso Vittorio Emanuele fanno sapere che, in generale, “i lavori consisteranno nel rifacimento della pavimentazione stradale di alcune strade risultate dissestate e nella manutenzione ordinaria mediante la chiusura di buche presenti sulla pavimentazione, inoltre è prevista il rifacimento di alcuni marciapiedi. La zona interessata dalle lavorazioni è urbanizzata e risulta interessata da intenso traffico veicolare e carrabile, pertanto si provvederà alla chiusura al traffico veicolare di dette strade e alla recinzione delle zone di lavorazione onde impedire il transito anche pedonale”.
Le arterie interessate saranno via Plinio il Vecchio (intera superficie), via Carlo Poerio (intera superficie), via Carelli (intera superficie), corte Perrese (fascia larghezza ml. 1,20), via Capaldi (fascia larghezza ml. 3.00), via Di Vittorio (fascia larghezza ml.3.80), via Durazzo (tratto finale), via Donato Piepoli (fascia larghezza ml. 3). Non mancherà neanche la manutenzione di diverse strade urbane, mediante interventi puntuali tramite rappezzi del manto stradale, con conglomerato bituminoso, e persino il rifacimento previa demolizione di marciapiedi gravemente ammalorati, o loro ripristini e/o interventi ove risultano marmette dissestate e cordoli in fase di distacco.
I tempi di esecuzione non saranno brevissimi, perché adesso c’è da mettere in moto la macchina burocratica. La conclusione, infatti, non è prevista entro la fine del 2018.