Dalla coalizione Ricci riceviamo e pubblichiamo:
Saremmo tentati di far passare sotto silenzio alcune dichiarazioni, per la verità piuttosto balzane, fatte pubblicare in vario modo gli scorsi giorni, ultima quella di Vito De Santis, sedicente rappresentante di un movimento civico denominato “Governare il Futuro”, che non è stato in grado di presentare una sua lista nemmeno alle ultime elezioni amministrative (leggi qui). Appunto, ma non lo faremo. L’occasione è propizia per sottolineare un fatto conclamato dagli ultimi accadimenti e chiarire un episodio, distorto a bella posta da chi o non comprende, o finge di non comprendere quel che accade intorno.
L’episodio è quello della presunta uscita dall’aula del gruppo consiliare Pd durante lo scorso consiglio. L’uscita non fu finalizzata a protestare, come in genere avviene, per significare un disagio, ma nacque come campanello d’allarme per la votazione di un emendamento d’ufficio (quindi non politico) non concordato con la stessa maggioranza. Al rientro, quando la maggioranza in consiglio si ritrovò compatta, la votazione andò speditissima.
Il fatto, invece, è che proprio quell’episodio ha confermato la volontà politica da parte delle forze di maggioranza di proseguire assieme, unite e compatte. Come in tutte le esperienze politiche, sono momenti come questo che rafforzano, dando al progetto una visione se possibile ancora più concreta e reale, perché calata nei problemi vivi di questa città.
Problemi che taluni, tanto sicuri di possedere la verità nelle proprie tasche, pretendono di risolvere a suon di opinioni stando dietro una scrivania e molto lontano dal contatto diretto con i cittadini. A pensarci bene, si tratta della solita boutade a tempo perso, perché se l’avvocato De Santis avesse voluto seriamente rimboccarsi le maniche per Bitonto si sarebbe almeno degnato, solo un anno fa, di presentare una lista e un programma alla valutazione degli elettori bitontini.